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13:51 venerdì 19 dicembre 2025
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.
Nobody’s Girl, il memoir di Virginia Giuffre sul caso Epstein, ha venduto un milione di copie in due mesi Il libro è già alla decima ristampa e più della metà delle vendite si è registrata in Nord America.
YouTube avrebbe speso più di un miliardo di dollari per i diritti di trasmissione degli Oscar Nessuna tv generalista è riuscita a superare l'offerta e quindi dal 2029 al 2033 la cerimonia verrà trasmessa in esclusiva su YouTube.
Miss Finlandia ha perso il suo titolo dopo aver fatto il gesto degli “occhi a mandorla” ma in compenso è diventata un idolo dell’estrema destra Il gesto è stato imitato anche da due parlamentari del partito di governo Veri finlandesi, nonostante il Primo ministro lo abbia condannato.
In un editoriale su Politico, Pedro Sánchez ha definito la crisi abitativa «la più grande emergenza di questa epoca» E ha invitato tutti i Paesi dell'Ue a iniziare a trattare il diritto alla casa come quello alla sanità e all'istruzione.

Il figlio di Gabriel Garcia Marquez ha scritto un memoir su suo padre e sua madre

26 Luglio 2021

Come ha scritto Miguel Salazar sul New York Times, riportando le parole del figlio di García Márquez, per il grande scrittore messicano la parte peggiore dell’esperienza della morte è stata l’impossibilità di scriverne: per la prima volta nella sua vita, negli ultimi anni della sua esistenza, García Márquez si è trovato davanti a un evento che non poteva tradurre con la scrittura. «La memoria è il mio strumento e la mia materia prima. Non posso lavorare senza di lei, aiutami», ripeteva a suo figlio Rodrigo Garcia lamentandosi della demenza senile che gli rubava i ricordi. Secondo molte persone a lui vicine lo scrittore soffriva di Alzheimer, ma la moglie Mercedes Barcha ha sempre negato, affermando pubblicamente che i problemi di memoria del marito erano quelli fisiologici delle persone anziane. García Márquez è morto il 17 aprile 2014 all’età di 87 anni in una clinica di Città del Messico, e con lui è sparito tutto quello che non ha potuto raccontare. Suo figlio Rodrigo Garcia, regista televisivo e cinematografico, ha voluto in qualche modo rispondere alle ultime preoccupazioni del padre e ha scritto un toccante memoir sugli ultimi giorni dei suoi genitori, Addio a Gabo e Mercedes. La madre, Mercedes Barcha, è morta a Città del Messico nel 2020.

Attraverso una collezione di frammenti – tanti capitoli brevissimi – il libro fornisce un ritratto intimo dello scrittore come non è mai stato visto da nessuno: smemorato, frustrato, abbattuto. Incapace di scrivere o riconoscere volti familiari, García Márquez perde continuamente il filo della conversazione. A un certo punto inizia a rileggere i suoi libri – cosa che non aveva mai fatto – e dopo averli finiti è sorpreso di incontrare la sua faccia sulla copertina. La malattia non riesce però a privarlo del suo umorismo, almeno all’inizio. Secondo quanto raccontato dal figlio, un giorno se ne esce con questa battuta: «Sto perdendo la memoria, ma fortunatamente continuo a dimenticarmi che la sto perdendo».

Secondo Miguel Salazar, anche se è in gran parte composto da aneddoti sulla vita di García Márquez, i momenti più interessanti di Addio a Gabo e Mercedes sono quelli in cui Rodrigo Garcia è spinto a riflettere su se stesso e a fare i conti con le sue insicurezze. Nel corso della stesura del memoir, si rende conto che il muro che i suoi genitori hanno costruito intorno alle loro vite private si è esteso, in parte, anche a lui. «Nel fondo della mia mente c’è la preoccupazione che forse non li ho conosciuti abbastanza bene».

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