Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
Colette, che ha vinto l’Oscar come Miglior corto-documentario, è un caso interessante
Tra le premiazioni degli Oscar 2021 (per la categoria di Miglior corto-documentario) c’è anche Colette, il breve documentario diretto da Anthony Giacchino che racconta la storia di una sopravvissuta alla Resistenza francese, Colette Marin-Catherine, che torna in Germania per la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale per visitare un campo di lavoro forzato dove suo fratello è stato ucciso. La particolarità del cortometraggio, però, è che è un contenuto del gioco Oculus VR Medal of Honor: Above and Beyond. Colette è infatti in formato 2D tradizionale e si può guardare sull’app di Oculus TV ma anche sul canale YouTube del Guardian, che ne ha curato la distribuzione.
Il documentario di Giacchino non è solo il primo progetto proveniente dall’industria dei videogiochi a vincere un Oscar – è stato prodotto infatti da Oculus Studios e Respawn Entertainment di Electronic Arts – ma è anche l’ennesima prova dell’interesse sempre crescente dei grandi quotidiani verso il genere. Se il New York Times aveva co-prodotto Framing Britney Spears, il documentario che ha recentemente riacceso il dibattito intorno alla presunta coercizione esercitata dal padre sulla popstar, il Guardian ha scelto una storia in linea con l’espansione della sua sezione dedicata proprio ai documentari.
Katharine Viner, caporedattore di Guardian News & Media, ha dichiarato: «Questo Oscar è un vero onore e un risultato fantastico per tutti coloro che hanno lavorato a questo documentario potente e toccante. Colette è il primo documentario del Guardian a vincere un Oscar ed è una testimonianza del nostro talentuoso team di video maker, che hanno lavorato duramente per costruire e far crescere il filone dei Guardian Documentaries nel corso degli anni». La vittoria di Colette segue quella di un altro documentario del Guardian, Black Sheep, che nel 2019 aveva ottenuto la nomination a Miglior corto-documentario (in quel caso non aveva vinto). Colette è uscito nel novembre 2020, in occasione del 75esimo anniversario del processo di Norimberga.

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.