Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

Lo schiaffo di Will Smith, la storia tra la preside e lo studente, l'afasia di Bruce Willis e le altre notizie di cui si è parlato negli ultimi giorni.

Uno dei tanti meme ispirati dallo schiaffo di Will Smith a Chris Rock

Polemiche – Ma che fa quel malandrino
Spiace per CODA, che in un’edizione normale degli Oscar sarebbe stato il vincitore a sorpresa di cui avremmo parlato tutti, ma quello che resterà dei 94esimi Academy Awards sarà lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock. È passata quasi una settimana e l’episodio è stato analizzato in ogni modo: articoli scientifici sull’alopecia, retrospettive storiche su tutte le volte che Rock ha preso di mira gli Smith, analisi psicologiche ex-post dell’autobiografia di Will. Cosa resta, alla fine? I tantissimi biglietti che Rock ha venduto per il suo tour nei giorni successivi allo schiaffo, le scuse di Smith e, forse (dipende da cosa deciderà l’Academy), l’Oscar da lui vinto.

Ancora polemiche – Le relazioni pericolose
La storia della presunta relazione tra la preside e uno studente del liceo Montale di Roma sembra una versione italiana del film Diario di uno scandalo, con una differenza: lo studente del liceo romano è maggiorenne. A partire da questo, l’opinione pubblica si è come al solito divisa in due squadre. Da una parte quelli che dicono che le scelte di due adulti consenzienti riguardano loro e nessun altro. Dall’altra, quelli che sottolineano il comportamento evidentemente inappropriato della preside (che finora ha sempre negato la relazione) e pongono una domanda: se la storia fosse stata quella tra un preside e una studentessa, staremmo facendo lo stesso dibattito?

Cronaca – Il silenzio del food blogger
Carol Maltesi aka Charlotte Angie era una ragazza di 26 anni, una mamma (di un bambino di sei anni) e una commessa che durante il lockdown aveva iniziato a lavorare prima su OnlyFans e poi nel porno. Scomparsa a fine gennaio è stata ritrovata, fatta a pezzi, in quattro sacchi della spazzatura in un bosco della Val Camonica. Una storia scioccante che ha scosso tutta l’Italia, anche a causa del disturbante profilo del colpevole, il suo vicino di casa Davide Fontana, un impiegato di banca «food blogger per passione».

Personaggi – Tutti tristi per Bruce Willis
Quest’anno i Razzie Awards si erano inventati un premio solo per Bruce Willis: “Peggiore interpretazione di Bruce Willis in un film del 2021”, a sottolineare la quantità di pessima recitazione in pessimi film offerta dall’attore nel corso di un solo anno. Mercoledì la sua famiglia ha rivelato che l’attore soffre di afasia, un disturbo che causa la perdita della capacità di comporre o comprendere il linguaggio, e per questo dovrà ritirarsi dalle scene. Col cuore spezzato per la brutta notizia, i Razzie hanno cancellato la categoria.

Ucraina – Russian Graffiti
Che tutti possiamo dare un contributo alla pace nel mondo è una consolante banalità che ci raccontiamo per non finire schiacciati sotto il peso della nostra irrilevanza. C’è poi chi alla consolante banalità, beato lui, ci crede davvero: lo street artist Jorit, per esempio. «Possibile che abbia fatto più io per la pace che il governo italiano?», ha scritto su Instagram l’artista dopo aver saputo che a Putin piace il suo murales che ritrae Dostoevskij. Viene da sperare, a questo punto, che Jorit sia invitato al tavolo della trattativa tra russi e ucraini per mettere alla prova queste straordinarie doti di mediatore.

Editoria – Quella storta dozzina
I nomi dei 12 finalisti del Premio Strega 2022 sono stati annunciati dopo una conversazione molto intensa con gli scrittori Katja Petrowskaja e Georgi Gospodinov (vincitori negli anni passati del Premio Strega europeo). Mai come quest’anno la scrematura dev’essere stata difficile: i titoli in gara erano ben 74. Molte lamentele per l’esclusione di Olivia Denaro di Viola Ardone (Einaudi), mentre Fandango ha colto l’occasione per annunciare che Niente di vero di Veronica Raimo (sempre Einaudi) diventerà un film.