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08:34 lunedì 7 luglio 2025
C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.
Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con L’anniversario Feltrinelli torna alla vittoria 20 anni dopo l'ultima volta.
La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.
Per vincere le elezioni adesso Marine Le Pen punta sull’aria condizionata per tutti Una proposta che ha acceso il dibattito politico, in uno dei Paesi, la Francia, meno climatizzati d'Europa.
Luca Guadagnino sta cercando delle comparse molto specifiche per il misterioso film che girerà quest’estate in Piemonte Se avete la carnagione molto chiara o siete amanti di videogiochi, potrebbe essere la grande occasione per esordire al cinema.

Da leggere per capire la Siria di oggi (e l’Egitto di ieri)

24 Gennaio 2012

Domani la rivoluzione egiziana compie un anno: sono cominciate il 25 gennaio le proteste che, nel giro di poco più di due settimane, avrebbero portato alla caduta del regime trentennale di Hosni Mubarak (da seguire su Twitter soprattutto gli hashtag #Jan25 e #Jan25two). A un anno dalla rivoluzione, la situazione politica all’ombra delle piramidi è preoccupante, con il potere conteso tra i generali eredi del regime Mubarak (ad oggi il Paese è controllato dal Consiglio supremo delle Forze Armate) e i Fratelli Musulmani, che hanno fatto incetta di voti, mentre alle elezioni se la sono cavata non male anche i salafiti, radicali al punto da fare apparire la Fratellanza come un circolo illuminista.

Non è questa la sede per dare giudizi sul successo o sul fallimento della rivolta di piazza Tahrir – almeno per il momento la retorica de “la Primavera araba si è trasformata in un inverno fondamentalista” la lasciamo agli altri. Ma vale la pena di ricordare che la situazione in Medio Oriente è in continua evoluzione e merita di essere seguita senza zelo ideologico.

A questo proposito, da leggere l’articolo di Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera a Homs, cuore della rivolta siriana. Un reportage coraggioso – e non tanto perché scritto in una delle zone più calde del mondo arabo, quanto perché si tiene lontano dalla dicotomia dei rivoluzionari buoni e del regime cattivo. Senza difendere per un attimo la brutale repressione da parte di Bashar al Assad, Cremonesi mostra anche una città divisa, con minoranze etniche e religiose (cristiani, curdi, sciiti) preoccupati da ciò che potrebbe accadere loro se (o meglio quando?) dovesse cadere il regime.

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