La recita dell'identità e del folklore ha lasciato spazio a un atteggiamento più produttivo, teso a ridurre gli sforzi, e a una calcolata prassi commerciale.
Un libro, uscito quest'estate, ripercorre il ruolo di una città ambigua, fascista nell'architettura e selvaggia nella natura, che non ha mai smesso di attrarre celebrità e vip.
La Milano svuotata e le città dell’hinterland non sembrerebbero invitanti mete turistiche, ma per chi sa ascoltare il gentile richiamo dei cimiteri, le sorprese non mancano. Anzi, abbondano.
Negli ultimi quindici anni, la città-laboratorio, sede del prestigioso festival di fotografia, è diventata il luogo dove la cultura mangia altra cultura, tra rincorsa del lusso e proteste degli abitanti.
Nell'estate del 2002 l'Europa aveva una forma irripetibile, come dimostra questo racconto di un incontro romantico organizzato via lettera tra un italiano e una norvegese a Praga prima di un Interrail.
Dove c'era uno spacciatore adesso c’è un Bed and Breakfast, e altre annotazioni sparse sull'overtourism a Napoli, Caserta e Roccamonfina.
Chi parte dal sud dice che ci va "per spurgare" e far sfogare i figli: in effetti, nel paradiso dei genitori, basta un po' di grappa per iniziare a vagheggiare di mollare tutto e trasferirsi sulle Dolomiti.
Era del 1961, parte dell'ex Fiera Campionaria: al suo posto costruiranno la nuova sede Rai.
A prescindere da come andrà a finire l'inchiesta giudiziaria, questa per la città può essere l'occasione di fermarsi davvero e chiedersi: Milano cosa sta diventando? Cosa può e deve diventare?
La cospirazione delle colombe, di Vincenzo Latronico, immaginava gentrificazioni e scandali immobiliari milanesi nel 2011. Un'intervista su com'era Milano allora e come è cambiata oggi.
Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
La città "provinciale" che si legge negli strilli dei quotidiani locali e quella internazionale e kitsch raffigurata nei souvenir turistici. Per capire davvero Venezia bisogna fermarsi davanti alle sue edicole.
Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
I movimenti che vogliono rovinare il matrimonio di mr. Amazon non ce l'hanno solo, né tanto, con lui: il problema è ciò che Bezos rappresenta e il fatto che abbia deciso di venire a rappresentarlo proprio a Venezia.
Striscioni, cartelli, assemblee, proteste, pure un adesivo anti Bezos ufficiale che si trova attaccato un po' ovunque in città.