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Siccome erano alleati nella Seconda guerra mondiale, la Cina vuole che Francia e Regno Unito la sostengano anche adesso nello scontro con il Giappone

Indispettita dalle dichiarazioni giapponesi su Taiwan, la diplomazia cinese chiede adesso si appella anche alle vecchie alleanze.

02 Dicembre 2025

La Cina avrebbe chiesto a Francia e Regno Unito di sostenerla nel suo scontro diplomatico con il Giappone “in onore” dell’alleanza che legava i tra Paesi durante la Seconda guerra mondiale. L’indiscrezione arriva dal New York Times, che riferisce di un colloquio a Pechino tra il ministro degli Esteri cinese e due delegazioni europee in cui è stata sollevata la «responsabilità storica» delle potenze alleate nel valutare le attuali scelte geopolitiche di Tokyo. Il riferimento è alle tensioni degli ultimi mesi, con scambi sempre più duri tra Giappone e Cina su Taiwan e sull’alleanza militare con gli Stati Uniti.

L’intervento di Pechino arriva in risposta alle parole della Premier giapponese Sanae Takaichi, che qualche giorno fa aveva definito la difesa di Taiwan «un interesse vitale per il Giappone», frase subito criticata dalla diplomazia cinese come un tentativo d’ingerenza nella complessa situazione diplomatica tra Taipei e Beijing. La neoeletta Premier giapponese ha deciso dunque di esplicitare una posizione che il Giappone sottintende da tempo, alludendo al fatto che se la Cina provasse ad annettere Taipei con la forza, Tokyo potrebbe intervenire in difesa di Taipei. Una posizione che ha portato una dura risposta da Parte di Pechino, fatta di boicottaggi ai viaggi turistici verso il Giappone, alle performance degli artisti nipponici in tournée in Cina e, appunto, di colloqui diplomatici internazionali per tentare di isolare il Giappone. 

La Cina ha cercato anche delle sponde europee, sfruttando un tema che considera sensibile: il ruolo del Giappone come alleato di Roma e Berlino nella Seconda guerra mondiale. Per Francia e Regno Unito la questione Taiwan si inserisce nella loro crescente attenzione all’Indopacifico, un’area in cui entrambe stanno cercando di coniugare impegni economici e presenza militare. Sia la Francia sia il Regno Unito al momento non riconoscono formalmente Taipei, ma hanno sempre fatto capire di preferire lo status quo attuale al sogno cinese dell’unificazione, specie se comportasse una soluzione militare. 

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