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16:08 giovedì 16 ottobre 2025
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Nel cinema non si è mai vista una campagna promozionale come quella di Bugonia Tra siti cospirazionisti e cartelloni vandalizzati, il marketing per il lancio del nuovo film di Yorgos Lanthimos è uno dei più azzeccati degli ultimi anni.
Londra è la città europea che sta battendo ogni record in fatto di telefoni rubati Solo nel 2024 ne sono stati rubati più di 80 mila, la maggior parte dei quali rivenduti poi sul mercato nero internazionale.
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I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.
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Se ci fosse un Leone d’oro per la miglior locandina, l’avrebbe già vinto Bugonia di Yorgos Lanthimos

Il regista aveva dimostrato già un impeccabile gusto in fatto di locandine con quelle di Kinds of Kindness. Con quella del film che presenterà a Venezia è riuscito addirittura a superarsi.

26 Agosto 2025

Yorgos Lanthimos aveva dimostrato di avere un gusto impeccabile (anche) in fatto di locandine già con quella serie di bellissimi character poster dedicati ai protagonisti di Kinds of Kindness, il suo ultimo film. Erano otto, ognuno dedicato a un personaggio, l’ennesimo frutto del sodalizio fra il regista e il graphic designer Vasilis Marmatakis. Iniziata con le curve sinusoidali di Kynodontas (titolo originale di Dogtooth, uscito nel 2009), la loro collaborazione è continuata con i poster di tutti gli altri film di Lanthimos: Alps (2011), The Lobster (2015), Il sacrificio del cervo sacro (2017), La favorita (2018) e Povere creature (2023). Era difficile superarsi, ma i due sembrano esserci riusciti con la locandina di Bugonia, il film che presenterà alla Mostra del cinema di Venezia.

Di Bugonia abbiamo parlato molto negli scorsi mesi ma, nonostante ne abbiamo parlato molto, ne sappiamo ancora pochissimo. Le certezze sono sempre le stesse: la protagonista è Emma Stone, il protagonista è Jesse Plemons; il film è un remake di Jigureul jikyeora! del regista sudcoreano Jang Joon-hwan; la storia raccontata è quella di un uomo (Plemons) convinto che una la ricca e potente Ceo di una multinazionale (Stone) sia un’aliena inviata sulla Terra per distruggere l’umanità (cosa farà poi quest’uomo di questa convinzione non è dato saperlo, al momento); in una scena del teaser trailer uscito a fine giugno si vede il personaggio di Plemons che getta nel fuoco dei capelli, che dovrebbero essere quelli del personaggio di Stone, è così si spiega il taglio sfoggiato dall’attrice sul red carpet di Cannes e in altre recenti uscite, cioè con il fatto di essersi dovuta rasare a zero per girare questa e altre scene di Bugonia.

Il poster di Bugonia di Yorgos Lanthimos installato al Lido di Venezia, nei giorni precedente l'apertura della Mostra del cinema(Foto di Stefano Mazzola/Getty Images)

La locandina di Bugonia di Yorgos Lanthimos installata su un cartellone pubblicitario al Lido di Venezia, nei giorni precedenti l’apertura della Mostra del cinema (Foto di Stefano Mazzola/Getty Images)

Leggi anche: È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti

Fatto, quest’ultimo, confermato anche dal poster di cui si diceva prima. A parte la stranezza del font usato per scrivere Bugonia e l’estetica vagamente anni ’70 (un po’ per l’uso del rosso e dell’arancione, un po’ per la composizione del tutto), quello che tutti hanno notato è il fatto che in questa immagine Stone è senza capelli. Oltre che sofferente, pare piangente, sommersa da un misterioso liquido giallo-arancio e da un altro, rosso, più facilmente identificabile. Ma queste sono cose di cui, tutto sommato, è difficile stupirsi: stiamo pur sempre parlando del nuovo film di Yorgos Lanthimos.

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