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Marco Bellocchio girerà un film su Sergio Marchionne Le riprese inizieranno nel 2026 e si svolgeranno in Italia, Stati Uniti e Canada, i tre Paesi della vita di Marchionne.
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Lena Dunham ha annunciato la data di uscita del suo nuovo libro, Famesick Un memoir scritto nell'arco di sette anni che parla di «malattia, dipendenza e sofferenza amorosa».
A Broadway è arrivato il musical dell’Italian Brainrot e durante la prima ovviamente è successo di tutto Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Sahur è stato arrestato, il pubblico l'ha presa male, la protesta è arrivata fino a Times Square.
Drake ha girato un lungometraggio in cui se ne va in giro per i luoghi di culto di Milano C'è anche la Bocciofila Caccialanza di via Padova, dove incontra Sfera Ebbasta.
Trump vuole cambiare il nome del ministero della Difesa americano in ministero della Guerra Non il più rasserenante dei messaggi per il mondo, il fatto che il segretario alla Difesa Pete Hegseth diventi segretario alla Guerra. 
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato in Argentina grazie a un annuncio immobiliare È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.

La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza

Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.

03 Luglio 2025

Dopo mesi polemiche e la mancata trasmissione di Gaza: Doctors Under Attack sulla Bbc, il documentario più discusso d’Inghilterra è andato finalmente in onda su Channel 4, che si è infine assicurata i diritti di un progetto il cui unico difetto, scrive nella sua recensione il Guardian, è che «le circostanze della sua messa in onda rischiano di offuscarne il contenuto». Realizzato da Basement Films su mandato della stessa Bbc, il documentario ricostruisce come il personale sanitario a Gaza sia perseguitato dai soldati dell’Idf, senza che sia garantita la protezione che il diritto internazionale dà a medici, infermieri e paramedici. La squadra dietro il reportage ha lavorato per mesi a Gaza, raccogliendo le prove dei crimini compiuti ai danni dei medici palestinesi e non. Il doc propone le testimonianze di fonti nell’esercito israeliano che evidenziano la sistematicità della violazione dei diritti del personale sanitario e delle violenze ai loro danni.

Leggi anche: Il documentario su Gaza di Channel 4 è la testimonianza di cui il mondo ha bisogno

Dopo aver consegnato il documentario, sono cominciati i problemi. L’Independent ricostruisce l’intera vicenda, anche con l’ausilio di fonti anonime interne alla Bbc. Il primo scoglio che ha portato a rimandare più volte la trasmissione del documentario sarebbe stato la messa in onda di un altro reportage, intitolato Gaza: How To Survive A Warzone. Di fronte all’irritazione di Basement Film e dei documentaristi per lo stallo, Bbc ha addotto una serie di motivazioni che produttori e autore del film hanno ritenuto poco convincenti. La tv pubblica ha poi chiesto loro ulteriori verifiche e fact checking su alcuni passaggi. Quando in maggio Bbc ha trasmesso il documentario Ultra Zionists di Louis Theroux pur avendo assicurato a Basement Film che tutti progetti sul tema erano in stand by, i rapporti si sono deteriorati. Bbc ha ammesso di non voler trasmettere il documentario in forma integrale, ma di volerne dividerne i contenuti in più servizi. Secondo quanto raccontato da Ben de Pear, uno dei produttori di Gaza: Doctors Under Attack, Bbc avrebbe anche chiesto a Basement di firmare accordi di non divulgazione affinché i ritardi e i motivi dei ritardi della messa in onda rimanessero riservati. Bbc ha negato le accuse, spiegando che alle persone coinvolte nella realizzazione di Gaza: Doctors Under Attack è stato chiesto di firmare gli stessi accordi di riservatezza che firmano tutti quelli che lavorano con l’emittente.

In ogni caso, alla fine Bbc non ha trasmesso il documentario e Channel 4 ne ha acquisito i diritti di distribuzione. Rimane da capire esattamente cosa abbia portato alla decisione della tv di Stato. Sul Guardian si legge che la ragione sarebbe stata il rischio di essere percepiti come «parziali».

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