Hype ↓
00:12 giovedì 2 ottobre 2025
È uscito il primo trailer del Frankestein di Guillermo Del Toro, in cui il mostro di Frankenstein però a malapena si intravede Il film arriverà nei cinema italiani in distribuzione limitata il 22 ottobre, per poi approdare su Netflix il 7 novembre.
Per i 25 anni di Una mamma per amica Warner Bros. costruirà nei suoi studi una vera Stars Hollow che i fan potranno visitare Una replica nei minimi dettagli della cittadina, a partire dalla casa delle protagoniste Rory e Lorelai Gilmore.
Una sentenza in India ha stabilito che i medici devono smettere di scrivere le ricette in una grafia illeggibile La Corte indiana ha anche imposto al governo di includere lezioni di calligrafia nel programma di studi delle facoltà di Medicina.
A vent’anni di distanza, la polizia è tornata a indagare sulla morte di Hunter S. Thompson La vedova Anita ha chiesto di far esaminare i verbali a una parte terza, per chiarire definitivamente le circostanze del suicidio del marito.
È morto Renato Casaro, il disegnatore che ha trasformato le locandine per il cinema in una forma d’arte Aveva 89 anni, è a lui che dobbiamo locandine memorabili come quelle di Per un pugno di dollari, C'era una volta in America e L’ultimo imperatore.
Tilly Norwood è la prima attrice generata dall’AI e Hollywood già la odia a morte Particle6, l'azienda che l'ha creata, dice che dovrebbe essere considerata come un'opera d'arte. Attori e attrici non sembrano condividere.
Dei narcotrafficanti hanno provato a far entrare tonnellate di cocaina in Europa fingendosi pellegrini sul cammino di Santiago Come se la storia non fosse già abbastanza strana, sulle coste spagnole, loro e la cocaina, ci sono arrivati a bordo di un sottomarino.
Bad Bunny ha deciso che il suo Halftime Show del Super Bowl sarà tutto in spagnolo Decisione che ha scatenato la prevedibile e orripilata reazione di politici e commentatori trumpiani.

È morto Renato Casaro, il disegnatore che ha trasformato le locandine per il cinema in una forma d’arte

Aveva 89 anni, è a lui che dobbiamo locandine memorabili come quelle di Per un pugno di dollari, C'era una volta in America e L’ultimo imperatore.

01 Ottobre 2025

«Ho sempre avuto un debole per gli eroi», diceva Renato Casaro per spiegare quella sua tendenza a “ingigantire” i protagonisti dei film, a farne dei colossi piazzati al centro delle sue locandine, grandi più del mondo in cui vivevano le loro avventure. Casaro è morto il 30 settembre 2025, a 89 anni, nella sua città, Treviso. Quasi tutta la vita l’ha passata a disegnare locandine di film oggi considerate oggetti da collezione, quasi opere d’arte. Quasi tutta la vita perché Casaro aveva lasciato il mestiere nel 1998, quando capì che agli studi di produzione ormai non interessavano più le locandine disegnate a mano. Lui di lavorare con il computer e con i software non voleva saperne, quindi preferì ritirarsi a vita privata. In pensione ci rimase fino a quando non ricevette la telefonata di Quentin Tarantino, che voleva assolutamente che fosse lui a disegnare una locandina “fittizia” di C’era una volta a… Hollywood. «Una bellissima sorpresa», la definì Casaro.

C’è un sito dedicato all’arte di Casaro in cui sono raccolte tutte le locandine che ha disegnato nella sua lunga e prolifica carriera. Servono 71 pagine per vederle tutte, perché Casaro aveva con il suo mestiere un approccio da artigiano: fare bene e fare tanto erano quasi sinonimi, per lui. «A tutti, come figli, ma se proprio dovessi scegliere: Il tè nel deserto, per la sintesi, L’ultimo imperatore, per il grande impatto mistico di composizione e di atmosfera, premiato da Hollywood Reporter come miglior manifesto mondiale 1988», questa la risposta che Casaro dava a chi gli chiedeva a quale locandina fosse più affezionato. Fare una selezione delle sue locandine migliori, anche una basata esclusivamente sui gusti personali, è davvero difficile. Anche perché Casaro è noto ai più per una certa estetica “eroica”, come detto prima: quella delle locandine di Conan, di Red Sonja, di Rambo, di Total Recall, solo per citare le più famose e apprezzate.

Ma Casaro era capace di fare tutto quello di cui il film aveva bisogno. Sempre nel sito a lui dedicato, viene definito un movie painter, un pittore del e per il cinema. E d’altronde, le sue ispirazioni erano Norman Rockwell e Angelo Cesselon. «I pittori di cinema mirano a portare gli spettatori al cinema. Renato Casaro mira a portare il cinema agli spettatori», si legge in alto nella homepage. E in effetti, quello che colpisce dell’opera di Casaro, a conoscerla davvero, è quanto diverse potessero essere le sue locandine: quella di Navajo era completamente diversa da quella di Per un pugno di dollari, e quest’ultima era completamente diversa da quella di C’era una volta in America, e quella di Solaris era a sua volta diversa da tutte le altre («Solaris fu facile da fare. Peccato, però, che non ho mai incontrato Tarkovsky di persona»). In parte, Casaro spiegava questa varietà con le mancanze dell’industria cinematografica italiana dell’epoca: «A quei tempi in Italia non esistevano agenzie pubblicitarie, quindi io ero il mio stesso direttore artistico, ero in controllo di tutto il processo creativo, dall’ideazione alla realizzazione», spiegava in un’intervista al Guardian. Faceva quello che voleva, in sostanza. Ed è così che è diventato uno dei più famosi locandinisti, anzi, movie painter, della storia del cinema.

Articoli Suggeriti
È uscito il primo trailer del Frankestein di Guillermo Del Toro, in cui il mostro di Frankenstein però a malapena si intravede

Il film arriverà nei cinema italiani in distribuzione limitata il 22 ottobre, per poi approdare su Netflix il 7 novembre.

Può ancora esistere un grande romanzo sul matrimonio?

Un libro come Stato di sogno di Eric Puchner (Fazi editore) dimostra che le storie di famiglie e di matrimoni hanno sempre un grande potere letterario, nonostante siano istituzioni malconce.

Leggi anche ↓
È uscito il primo trailer del Frankestein di Guillermo Del Toro, in cui il mostro di Frankenstein però a malapena si intravede

Il film arriverà nei cinema italiani in distribuzione limitata il 22 ottobre, per poi approdare su Netflix il 7 novembre.

Può ancora esistere un grande romanzo sul matrimonio?

Un libro come Stato di sogno di Eric Puchner (Fazi editore) dimostra che le storie di famiglie e di matrimoni hanno sempre un grande potere letterario, nonostante siano istituzioni malconce.

di Studio
I libri del mese

Cosa abbiamo letto a settembre in redazione.

Il nuovo libro di Uli Weber è un omaggio al sud Italia diverso dal solito

Lontanissime dai cliché turistici e dagli stereotipi, le immagini raccolte nel volume il Mezzogiorno raccontano il sud Italia con una luce fredda e inaspettata, sospesa fra poesia e testimonianza.

Quello tra letteratura e moda è da sempre un flirt complicato

Molti scrittori e scrittrici del passato erano grandi appassionati di moda: a un certo punto, però, c'è stata una separazione, tanto che oggi può sembrare strano che la moda si interessi alla letteratura, e viceversa. Cos'è successo?

Il nostro manifesto di fiducia nel futuro del cinema italiano

Il nuovo numero di Rivista Studio contiene cinque copertine, cinque storie e cinque visioni per raccontare come il cinema italiano stia cercando di smuovere le acque e portare a galla delle vere novità, anche in mezzo a mille difficoltà produttive ed economiche.