Intervista con i fondatori del brand che ha scelto di saltare l’ultimo giro delle sfilate maschili e realizzare un video (e una collezione) che parla di rapporto con il corpo e del potere terapeutico dell’allenamento. Una scelta che ha che fare con l’essere indipendenti e, seppur con molte difficoltà, liberi.
Una campagna che conclude la trilogia dedicata alle borse: è quella che celebra la Valentino Garavani Viva Superstar, dopo quelle dedicate a Nellcôte e Vain. Ideata dal Direttore Creativo Alessandro Michele e fotografata da Drew Vickers, la campagna è in bianco e nero e si muove in una città non definita, con l’effetto di risultare quasi frame tratti da un film. La Valentino Garavani Viva Superstar evoca uno spirito rétro ispirato alla scena artistica degli anni Settanta. Questa stagione, la palette cromatica si arricchisce con una nuova combinazione d’impatto, rosso acceso accostato a nero intenso, che si aggiunge alle due varianti bicolore esistenti: bianco burro con nero e nero con marrone. Le silhouette originali sono reinterpretate in nuove texture, tra cui una variante in pelle pregiata.



Sono disponibili anche due nuovi modelli: una compatta camera bag crossbody, dotata di tracolle a catena e in pelle, e un marsupio, pensato per essere indossato anche a spalla o a tracolla grazie a una catena regolabile. Questi nuovi modelli si aggiungono alla piccola duffle bag presentata con la sfilata Pavillon des Folies Spring/Summer 2025 e rafforzano l’attitudine poliedrica della linea. Valentino Garavani Viva Superstar Crochet Novità per la stagione estiva e interpretazione più morbida della Viva Superstar: tre borse tote destrutturate in rafia crochet. Realizzate a mano e disponibili nelle misure grande, media e piccola, sono tutte caratterizzate da un VLogo ricamato, che mantiene il linguaggio emblematico della famiglia in una costruzione più leggera e tattile.



Intervista con i fondatori del brand che ha scelto di saltare l’ultimo giro delle sfilate maschili e realizzare un video (e una collezione) che parla di rapporto con il corpo e del potere terapeutico dell’allenamento. Una scelta che ha che fare con l’essere indipendenti e, seppur con molte difficoltà, liberi.

Il weekend lungo dedicato alle collezioni maschili, sempre più ristretto e sempre meno affollato, racconta bene la bizzarra situazione della moda oggi, che sembra non voler più lanciare grandi messaggi ma nascondersi nei vestiti che produce. Segno di tempi complicati o irrilevanza?

I Guest Designer di questa edizione – Homme Plissé Issey Miyake, Niccolò Pasqualetti e Post Archive Faction – sono tre diversi esempi di come oggi i marchi, sia quelli con un heritage alle spalle che quelli di nuova generazione, provano a raccontarsi in un panorama sempre più difficile.