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Blossoms Shanghai, la prima e unica serie tv diretta da Wong Kar-wai, arriverà in streaming su Mubi Dopo due anni dall'uscita in Cina, finalmente potremo vederla anche noi.
Anche Netflix vuole essere TikTok e lancia il feed per vedere film e serie in formato verticale Permetterà di scrollare tra clip e trailer dall’app su smartphone, alla ricerca di qualcosa da guardare. 
Quella di Timothée Chalamet ai David è stata davvero una pessima serata E dire che l'attore ha pure saltato il Met Gala per partecipare alla premiazione, assieme alla fidanzata Kylie Jenner.
Con Vermiglio, Maura Delpero è diventata la prima donna a vincere il David di Donatello per la Miglior regia E il suo si è confermato il film italiano dell'anno, portandosi a casa ben sette statuette.
Il governo spagnolo ha approvato la settimana lavorativa corta Se la legge dovesse essere approvata anche dal Parlamento, 12 milioni di persone lavoreranno due ore e mezzo in meno alla settimana.
Plestia Alaqad, una delle più famose giornaliste palestinesi, ha pubblicato il suo diario di guerra Lo ha intitolato The Eyes of Gaza, un libro per raccontare alle future generazioni che cos'era la vita a Gaza prima della guerra e cosa ne è rimasto dopo.
Grazie a una collaborazione tra Cinecittà e New York è stata realizzata la più grande retrospettiva su Monica Vitti E anche la prima mai fatta negli Usa: si intitola "Monica Vitti: La Modernista" e raccoglie 14 tra i più bei film dell'attrice.
Per la prima volta nella storia, un fumetto ha vinto il Premio Pulitzer  L'unico precedente è stato Maus nel '92, che però vinse nella categoria Special Awards and Citations.

Con Vermiglio, Maura Delpero è diventata la prima donna a vincere il David di Donatello per la Miglior regia

E il suo si è confermato il film italiano dell'anno, portandosi a casa ben sette statuette.

08 Maggio 2025

In una serata che sarà ricordata anche per i tantissimi momenti di imbarazzo diventati instant meme (ci sarebbe da scrivere un pezzo dedicato, alle facce di Nanni Moretti, al discorso di Pupi Avati, a Timothée Chalamet piccato per la traduzione simultanea, alla surreale esibizione di Riccardo Cocciante e a molto altro), Maura Delpero ha scritto un capitolo importante della storia del cinema italiano: è la prima volta che una regista vince il David di Donatello per la Migliore regia. Dopo la vittoria del Leone d’Argento alla Mostra del cinema di Venezia, la candidatura ai Golden Globe e quella sfiorata all’Oscar per il Miglior film internazionale, Vermiglio arricchisce la bacheca con il David per il Miglior film, quello per la Migliore sceneggiatura originale, la Migliore fotografia, il Miglior produttore, il Miglior casting e il Miglior suono. Sette premi in tutto, a conferma del fatto che Vermiglio è stato il film italiano dell’anno.

Le altre protagoniste della serata sono state tutte donne (non se la prendano Elio Germano, Miglior attore protagonista, e Francesco Di Leva, Miglior attore non protagonista). Innanzitutto, Valeria Golino con la sua Arte della gioia: lei ha vinto il David per la Miglior sceneggiatura originale, Tecla Insolia quello per la Miglior attrice protagonista, Valeria Bruni Tedeschi il premio per la Miglior Attrice non protagonista (e ci ha regalato il solito, indecifrabile, spassoso discorso d’accettazione). E poi Margherita Vicario, che con Gloria! ha vinto il premio per il Miglior esordio alla regia, quello per la Migliore canzone e Miglior compositore. Tutti gli altri vincitori li trovate qui sotto

Miglior film

Berlinguer. La grande ambizione

Il tempo che ci vuole

L’arte della gioia

Parthenope

Vermiglio

Miglior regia

Andrea Segre, Berlinguer. La grande ambizione

Francesca Comencini, Il tempo che ci vuole

Valeria Golino, L’arte della gioia

Paolo Sorrentino, Parthenope

Maura Delpero, Vermiglio

Miglior attrice protagonista

Barbara Ronchi, Familia

Romana Maggiora Vergano, Il tempo che ci vuole

Tecla Insolia, L’arte della gioia

Celeste Della Porta, Parthenope

Martina Scrinzi, Vermiglio

Miglior attore protagonista

Elio Germano, Berlinguer. La grande ambizione

Francesco Gheghi, Familia

Fabrizio Gifuni, Il tempo che ci vuole

Silvio Orlando, Parthenope

Tommaso Ragno, Vermiglio

Miglior attrice non protagonista

Geppi Cucciari, Diamanti

Tecla Insolia, Familia

Valeria Bruni Tedeschi, L’arte della gioia

Jasmine Trinca, L’arte della gioia

Luisa Ranieri, Parthenope

Miglior attore non protagonista

Roberto Citran, Berlinguer. La grande ambizione

Francesco Di Leva, Familia

Guido Caprino, L’arte della gioia

Pierfrancesco Favino, Napoli-New York

Peppe Lanzetta, Parthenope

Miglior sceneggiatura originale

Andrea Segre, Marco Pettenello, Berlinguer. La grande ambizione

Enrico Maria Artale, El Paraiso

Margherita Vicario, Anita Rivaroli, Gloria!

Francesca Comencini, Il tempo che ci vuole

Paolo Sorrentino, Parthenope

Maura Delpero, Vermiglio

Miglior sceneggiatura non originale

Gianni Amelio, Alberto Taraglio, Campo di battaglia 

Francesco Costabile, Vittorio Moroni, Adriano Chiarelli, Familia

Roberto Proia, Il ragazzo dai pantaloni rosa

Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli, Stefano Sardo, L’arte della gioia

Gabriele Salvatore, Napoli-New York

Miglior esordio alla regia

Edgardo Pistone, Ciao bambino

Margherita Vicario, Gloria!

Loris Lai, I bambini di Gaza

Gianluca Santoni, Io e il secco

Neri Marcore, Zamora

Miglior direzione della fotografia

Campo di battaglia

Dostoevskij

Hey Joe

L’arte della gioia

Parthenope

Mikhail Krichman, Vermiglio

Miglior produttore

Berlinguer. La grande ambizione

Ciao bambino

Gloria!

Vermiglio

Vittoria

Miglior casting

Berlinguer. La grande ambizione

Familia

Gloria!

L’arte della gioia

Stefania Rodà, Maurilio Mangano, Vermiglio

Miglior compositore

Iosonouncane, Berlinguer. La grande ambizione

Thom Yorke, Confidenza

Margherita Vicario e Davide Pavanello, Gloria!

Colapesce, Iddu

Nicola Piovani, Il treno dei Bambini

Miglior canzone originale

“Knife Edge”, Confidenza

“Diamanti”, Diamanti

“Atoms”, Familia

“Aria!”, Gloria!

“La malvagità”, Iddu

Migliori scenografie

Berlinguer. La grande ambizione

L’arte della gioia

Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Parthenope

Vermiglio

Migliori costumi

Gloria!

L’arte della gioia

Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Parthenope

Vermiglio

Miglior trucco

Berlinguer. La grande ambizione

L’arte della gioia

Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Parthenope

Vermiglio

Miglior acconciatura

Berlinguer. La grande ambizione

Gloria!

Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Parthenope

Vermiglio

Miglior montaggio

Jacopo Quadri, Berlinguer. La grande ambizione

Dostoevskij

L’arte della gioia

Parthenope

Vermiglio

Miglior suono

Berlinguer. La grande ambizione

Campo di battaglia

Gloria!

Parthenope

Dana Farzanehpour, Hervé Guyader, Emmanuel De Boissieu, Vermiglio

Migliori effetti visivi – VFX

Berlinguer. La grande ambizione

L’arte della gioia

Limonov

Victor Perez, Napoli-New York

Parthenope

Miglior documentario

Duse – The Greatest

Il cassetto segreto

L’occhio della gallina

Lirica Ucraina

Prima della fine, gli ultimi giorni di Berlinguer

Miglior film internazionale

Anora

Conclave

Giurato n.2

La zona d’interesse

Perfect Days

Miglior cortometraggio

Matteo Tortone, Domenica sera

Nicola Sorcinelli, La confessione

Andree Lucini, La ragazza di Praga

Giulia Grandinetti, Majoneze

Andrea Gatopoulos, The Eggregores’ Theory

David giovani

Berlinguer. La grande ambizione

Familia

Il ragazzo dai pantaloni rosa

Il tempo che ci vuole

Napoli-New York

David alla carriera

Pupi Avati

David dello spettatore

Ferzan Özpetek, Diamanti

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Ma ci sono anche delle sorprese molto interessanti tra i candidati al premio per il Miglior esordio alla regia.

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