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Siccome una creator l’ha “accusata” di essere transgender, Brigitte Macron mostrerà in tribunale il suo Dna per dimostrare di essere nata donna E vincere così la causa per diffamazione contro Candace Owens, creator dell'alt-right Usa che sostiene che la Première dame abbia cambiato sesso.
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar quelli veri.
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Sulla tv del ministero della Difesa russo c’è uno show fatto con l’AI che trolla i politici stranieri Macron con i bigodini rosa, Trump che parla di gabinetti dorati, von der Leyen in versione soviet: questo il meglio che la "satira" russa offre.
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.

Cosa vedremo quest’anno a Les Recontres di Arles

Inizia oggi il più importante festival europeo della fotografia che in quest'edizione festeggia i suoi primi 50 anni.

01 Luglio 2019

L’estate è il momento degli incontri: per gli appassionati di fotografia, l’appuntamento è ad Arles, dove gli esperti, i professionisti e gli appassionati di tutto il mondo si riuniscono ogni anno in occasione di Les Recontres de la Photographie. È “il Festival di Cannes della fotografia”: per una settimana – dall’1 al 7 luglio (le esposizioni durano fino al 22 settembre) – la cittadina della Camargue è animata da proiezioni, performance, talk e inaugurazioni, con un pubblico in costante crescita (l’anno scorso il record: 18.500 visitatori). Fondato nel 1969 dal fotografo Lucien Clergue, lo scrittore Michel Tournier e lo storico Jean-Maurice Rouquette, negli anni il festival si è trasformato da un momento d’incontro per addetti ai lavori a un evento di richiamo internazionale. A distanza di pochi mesi dalla scomparsa di Rouquette (Tournier è morto nel 2016, Clergue nel 2014), quest’anno il festival è dedicato alla memoria dei suoi fondatori.

Oltre a una serie di mostre storiche (tra cui spicca quella dedicata a Helen Levitt, Observing New York’s Streets), il festival propone le sue famose esplorazioni tematiche. My Body Is a Weapon si prefigura come la più coinvolgente: dalla Cecoslovacchia comunista alla Spagna post-franchista, l’immagine si fa testimone di momenti in cui la vita di tutti i giorni è un atto di resistenza contro l’ordine stabilito, un’alternativa ai modelli dominanti. The Walls of Power celebra il trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, ricordandoci che i muri costruiti dall’uomo sono ancora un problema dell’Europa. Camille Fallet e Yann Pocreau suggeriscono un modo nuovo modo di guardare alla fotografia come a un mezzo di “creazione dell’immagine”, occupando lo spazio e giocando con la luce attraverso le loro installazioni. Sono solo alcune delle mostre proposte quest’anno: in tutto sono 50.

Come ha sottolineato Sam Stourdzé, direttore dal 2014, l’anniversario è stato l’occasione per iniziare a lavorare intorno alla raccolta fotografica dei Rencontres, che in 50 anni ha accumulato una preziosa collezione di oltre 3.300 opere, conservate al Musée Réattu. «Abbiamo dato a una storica appassionata di fotografia l’opportunità di scrivere la nostra storia», ha spiegato il direttore, «Françoise Denoyelle ha pubblicato due libri: uno riccamente illustrato con le opere della collezione, l’altro, più teorico, che racconta dettagliatamente la grande avventura dei Rencontres d’Arles. Leggendoli, è facile capire che il progetto lanciato da tre amici appassionati ha superato di gran lunga le loro aspettative.

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