Hype ↓
13:43 giovedì 20 novembre 2025
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.

Sunniti e sciiti: una mappa per capire le tensioni tra Iran e Arabia Saudita

04 Gennaio 2016

È altissima la tensione tra Arabia Saudita e Iran. Le due potenze regionali del Medio Oriente hanno rotto i rapporti diplomatici a seguito dell’esecuzione di un predicatore sciita, considerato vicino a Teheran, da parte della autorità saudite. Ma le due nazioni avevano rapporti assai difficili già da tempo.

Una delle ragioni è lo scontro tra le due principali denominazioni dell’Islam, sunniti e sciiti, che da anni sta creando scompiglio in tutta la regione. Di fatto l’Arabia Saudita è il punto di riferimento principale del cosiddetto “blocco sunnita”, mentre l’Iran è il leader del cosiddetto “blocco sciita”.

La distinzione e i contrasti tra sunniti e sciiti — che va intesa non soltanto in senso religioso, ma anche etnico e tribale — non riflette però i confini nazionali. Questa mappa aiuta a farsi un’idea.

middle-east-religious-composition-map

Come si può vedere, l’Iraq è diviso tra sunniti e sciiti: in questo Paese segnato dagli scontri settari, il governo iraniano è considerato uno dei sostenitori principali dell’esecutivo a maggioranza sciita. La Siria, altro punto di scontro tra Arabia Saudita e Iran, è a maggioranza sunnita, ma il regime Assad è prevalentemente sciita: dunque Teheran sostiene Assad, Ryadh i ribelli. Un altro Paese molto diviso tra sunniti e sciiti è il Libano: Teheran sostiene il principale partito-milizia sciita, Hezbollah, mentre Ryadh è molto vicina alla famiglia Hariri, uno dei più potenti clan sunniti.

Infine è diviso tra sunniti e sciiti lo Yemen, che come la Siria è in guerra civile e dove l’Arabia Saudita sta intervenendo con bombardamenti aerei.

La mappa segnala con un colore diverso il wahhabismo, ossia la scuola sunnita, particolarmente rigida nelle interpretazioni delle leggi, che è diffusa in Arabia Saudita. Tuttavia, nel contesto di scontro tra sunniti e sciiti, il wahhabismo fa parte a pieno titolo del “blocco sunnita”, tanto che alcuni dei gruppi più attivi nella guerra contro gli sciiti — inclusi Nusra, al-Qaeda e l’Isis — sono di ispirazione wahhabita.

Articoli Suggeriti
Negli Usa gli influencer politici sono sempre più influenti, in Italia no

In America, Ben Shapiro, Candace Owens, il defunto Charlie Kirk e Nick Fuentes puntano (e riescono) a farsi ascoltare dal Presidente. In Italia, l'obiettivo è ancora l'ospitata in tv, l'articolo sul giornale, magari scrivere un libro.

Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria

Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.

Leggi anche ↓
Negli Usa gli influencer politici sono sempre più influenti, in Italia no

In America, Ben Shapiro, Candace Owens, il defunto Charlie Kirk e Nick Fuentes puntano (e riescono) a farsi ascoltare dal Presidente. In Italia, l'obiettivo è ancora l'ospitata in tv, l'articolo sul giornale, magari scrivere un libro.

Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria

Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.

Nel ballottaggio delle elezioni presidenziali i cileni dovranno scegliere tra una candidata comunista e un nostalgico di Pinochet

Il prossimo Presidente del Cile sarà uno tra José Antonio Kast, candidato molto di destra del Partito repubblicano, e Jeannette Jara del Partido Comunista de Chile.

L’unica persona ancora convinta che Trump non sapesse niente dei traffici di Epstein è l’addetta stampa della Casa Bianca

Nonostante le ultime rivelazioni riguardanti gli Epstein Files, Karoline Leavitt continua a ripetere che «il Presidente non ha fatto nulla di male».

Secondo il presidente della COP30 i Paesi ricchi dovrebbero tutti prendere lezioni di ambientalismo dalla Cina

André Corrêa do Lago ha detto che la Cina, uno dei tre maggiori inquinatori al mondo, è l'esempio che il resto del mondo dovrebbe seguire.

Lo scandalo che ha portato alle dimissioni dei capi della Bbc ricorda molto la trama di The Newsroom 2 di Aaron Sorkin

Il video manipolato di un discorso di Donald Trump ha portato alle dimissioni del direttore generale Tim Davie e della Head of News Deborah Turness.