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02:25 giovedì 23 ottobre 2025
Anche quest’anno, il solito Tommaso Debenedetti ha diffuso la solita fake news sull’improvvisa morte del vincitore del Nobel per la Letteratura L'autodefinitosi «campione italiano della menzogna» prosegue così la sua lunga striscia di bufale a tema letterario, stavolta la vittima è László Krasznahorkai.
ChatGPT ha lanciato il suo browser con il quale vuole fare concorrenza a Google Chrome Si chiama Atlas, integra l’AI sin dalla barra di ricerca e aspira a insidiare il primato del web browser più utilizzato al mondo di Chrome.
Per due volte la Rai ha prima annunciato e poi cancellato la trasmissione di No Other Land e non si sa ancora perché È successo il 7 ottobre e poi di nuovo il 21. Al momento, non sappiamo se e quando il film verrà reinserito nel palinsesto.
A causa del riscaldamento globale, per la prima volta nella storia sono state trovate delle zanzare in Islanda Era uno degli unici due posti al mondo fin qui rimasto libero dalle zanzare. Adesso resta soltanto l'Antartide.
È uscita una raccolta di racconti inediti di Harper Lee scoperti nella sua casa di New York dopo la morte Si intitola La terra del dolce domani e in Italia l'ha pubblicata Feltrinelli.
A Teheran hanno inaugurato una stazione della metropolitana dedicata alla Vergine Maria La stazione si chiama Maryam Moghaddas, che in persiano significa proprio Vergine Maria, e si trova vicino alla più grande chiesa della città.
Cercando di uccidere una blatta, una donna in Corea del Sud ha scatenato un incendio in cui è andato distrutto un appartamento ed è morta anche una persona La donna ha usato un lanciafiamme fatto in casa con un accendino e un deodorante spray. La sorte della blatta al momento non è nota.
Si è scoperto che l’AI viene usata anche per produrre poverty porn, cioè immagini piene di stereotipi sulla povertà utilizzate poi nella campagne di sensibilizzazione Si trovano in vendita sulle piattaforme di foto stock, costano poco, non danno problemi di licenza né di consenso: è per questo che sono sempre più diffuse.

Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo

Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 

17 Ottobre 2025

Dal punto di vista critico Una battaglia dopo l’altra è un trionfo, ma il film ha anche riscosso un successo di pubblico ben oltre le aspettative. Il film di Paul Thomas Anderson è infatti vicino ai 150 milioni d’incasso complessivo, che per un film d’autore così politico e così adulto, per di più lungo quasi tre ore, non è un risultato da poco. 

Nonostante questo, però, Una battaglia dopo l’altra rimane ben lontano dal “restituire” al produttore Warner Bros. i soldi investiti per la realizzazione del film. Secondo le previsioni di Variety, lo studio ci rimetterà almeno 100 milioni di dollari. Questo perché, come altri flop di quest’annata, il film di Anderson è costato caro: 130 milioni di budget e 70 di spese promozionali. Per rientrare dei costi il film dovrebbe incassare più di 300 milioni al botteghino mondiale. Un risultato che, stando alle proiezioni attuali, Una battaglia dopo l’altra non può centrare. 

Eppure, secondo molti Warner Bros. ne esce comunque vincitrice. Primo perché il fatto che il film non sia stato un flop vero e proprio in sala alzerà il prezzo dei diritti per la distribuzione in VoD, cioè per il noleggio e l’acquisto digitale, per il passaggio sulle piattaforme streaming e poi in chiaro. Inoltre, una eventuale vittoria agli Oscar potrebbe garantirgli il ritorno in sala e quindi nuovi incassi al botteghino, senza contare i guadagni che verrebbero dalle varie edizioni video speciali, celebrative, etc. Insomma, il bilancio del film potrebbe ancora andare in pari o addirittura in attivo, se dovesse davvero realizzarsi il migliore scenario possibile.

Se è vero che l’impressione generale è che presto Hollywood diminuirà i suoi budget per evitare situazioni di questo tipo, è anche corretto dire che se, come sembra, Una battaglia dopo l’altra è già un classico destinato a restare, Warner Bros. ne guadagnerà in prestigio sul lungo periodo. The Film Stage scommette in questo senso e sostiene che poter vantare un classico che non sparirà mai dalla memoria collettiva e dal circuito delle sale e dei festival val bene una perdita di 100 milioni di dollari.

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