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The Tiny Project, ovvero vivere in una casa piccolissima

Alek Lisefski è un web designer americano che poco tempo fa era arrivato a non poterne più dei costi della sua abitazione nell’Iowa. Tra le altre cose, Alek è anche appassionato di architettura, spazi all’aria aperta e, dice, «tutto ciò che è naturale e bello». Unendo l’utile al dilettevole ha creato The Tiny Project, la cui idea essenziale è: rendiamo le case strutture piccole, agili e in grado di muoversi. E risparmiamo.

Persuaso dalla necessità di rendere il progetto realtà, ha costruito la sua “tiny house” a partire da un rimorchio, senza contravvenire alla legislazione americana in materia di trasporto (e limitando, quindi, le dimensioni dello pseudo-caravan a 2,5 metri di larghezza per 4 di altezza). Dopo aver convinto al trasloco la sua ragazza, Anjali, Lisefski è partito alla volta della California, dove i due vivono attualmente, spostandosi di frequente. «Senza spazio per accumulare cose e nascondermi dal mondo, sarò costretto a passare più tempo all’aria aperta», ha scritto il designer sul sito dell’iniziativa.

Oggi The Tiny Project è una realtà affermata, per così dire, e vende anche piani di costruzione per chi volesse cimentarsi nell’impresa di costruire una casa a misura d’uomo. Nel senso letterale dell’espressione.

Alla casa di Alek e Anjali sul sito del progetto è dedicata una photogallery, che dimostra quanto – a dispetto del poco spazio – all’abitazione non manchi davvero nulla.

 

Nelle foto: la “tiny house” progettata e costruita da Alek Lisefski.