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La Russia sta vivendo una crisi delle patate senza precedenti  Il raccolto è stato pessimo e neanche le importazioni dall’alleata Bielorussia riescono a risolvere la carenza di ortaggi.
Anche Spagna e Francia dichiarano guerra al fumo all’aperto In arrivo divieti di fumo in parchi, spiagge e anche nelle terrazze di bar e ristoranti per tutelare i bambini.
Haribo ha ritirato delle caramelle perché contenevano cannabis e non Coca Cola Nei Paesi Bassi una coppia ha portato i dolciumi alla polizia dopo che i figli hanno cominciato a comportarsi in maniera strana.
Kevin Costner è stato denunciato da un’attrice per una scena di stupro non prevista durante le riprese di Horizon Un episodio che ricorda molto quello che successe a Maria Schneider sul set di Ultimo tango a Parigi.
Dopo 60 anni a Mosca è stato inaugurato un nuovo monumento dedicato a Stalin Si trova nella stazione della metropolitana Taganskaya ed è l'esatta riproduzione di un monumento "perso" nel 1966.
Per prepararsi al ruolo di giurata del Booker, Sarah Jessica Parker ha detto che sta leggendo due libri al giorno Ha preso molto sul serio il ruolo, che prevede la lettura di 170 libri entro il 29 luglio.
In Slovacchia hanno deciso che la soluzione al problema degli orsi è mangiarli Ce ne sono troppi nelle foreste del Paese e il governo vuole diminuirne drasticamente il numero, anche se si tratta di una specie protetta.
A causa della crisi climatica un ghiacciaio in Svizzera è collassato e ha distrutto un intero villaggio Il sistema di monitoraggio ha permesso di evacuare per tempo il paese, ma il disastro di Blatten potrebbe ripetersi presto.

Quanti scrittori vivono della loro scrittura?

15 Gennaio 2018

Il fenomeno, di per sé, è già cosa nota: per chi scrive e pubblica libri, mantenersi scrivendo e pubblicando libri è sempre più difficile. La notizia però è che la situazione è stata quantificata. Insomma, quanti scrittori riescono a vivere della loro scrittura? In un articolo recentemente pubblicato da The New Statesman si scopre che, in Gran Bretagna, sono meno del 12 per cento. L’autore, Tom Gatti, discute in realtà il declino delle vendite dei romanzi letterari e come, di conseguenza, scriverli stia diventando «un’impresa riservata a chi ha a sua disposizione altri mezzi», come un buon conto in banca o più banalmente un altro lavoro. Però nel mezzo dell’articolo Gatti cita un report recente dell’Arts Council England, un ente che fa capo al Ministero inglese per la cultura, dedicato proprio al quantificare quanti scrittori si mantengono scrivendo: sono, per la precisione, l’11,5 per cento. Un crollo rispetto a un decennio fa, quando gli «autori che si guadagnavano da vivere soltanto scrivendo» erano il 40 per cento.

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Per rendersi conto di quanto disperata sia la situazione per gli scrittori, cioè di quanto la scrittura stia diventando sempre meno un mezzo di sostentamento, è importante fare due precisazioni. Primo, il report  dell’Arts Council England è stato pubblicato il mese scorso, però i dati si riferiscono al 2013, l’ultimo anno per cui c’è una rilevazione disponibile: è possibile, se non probabile, che da allora la situazione sia ancora peggiorata (anche se, a onor del vero, il crollo nelle vendite di libri nel Regno Unito è avvenuto soprattutto tra il 2007 e il 2013, da allora le vendite sono abbastanza stabili, come si può vedere in questo articolo pubblicato dal Guardian). Un’altra precisazione importante, poi, è che i dati si riferiscono, come già detto, al Regno Unito, cioè ad un Paese dove il mercato librario è messo meno peggio rispetto all’Italia (per confrontare l’andamento delle vendite di libri in Italia e Gran Bretagna, potete leggere questo pezzo dedicato agli andamenti in varie nazioni). Dunque, se nel Regno Unito soltanto l’undici per cento degli scrittori riesce a mantenersi scrivendo, quanti scrittori italiani riescono a vivere della loro scrittura?

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