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C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

È morto Robert Redford, una leggenda del cinema americano

Aveva 89 anni, nessun attore americano ha saputo, come lui, fare film allo stesso tempo nazional popolari e politicamente impegnati.

16 Settembre 2025

Nella sua vita, Robert Redford ha fatto talmente tante cose che è impossibile metterle tutte in un coccodrillo. È stato l’attore protagonista di una Hollywood che non esiste più, allo stesso tempo nazional popolare e politicamente impegnata. «Al suo culmine, negli anni ’70, pochi attori potevano vantare lo star power di Redford, notevolmente amplificato dai capelli biondi, dalla mascella scolpita e dal sorriso perfetto. Con il suo attivismo a difesa dell’ambiente, il suo approccio al cinema fermamente anti establishment e gli sforzi pionieristici a sostegno del cinema indipendente, Redford è riuscito a usare la fama per sovvertire lo status quo e imporre la sua agenda creativa», così scrive Steve Chagollan su Variety.

Quegli anni ’70 perfetti, dunque. I film memorabili di Redford sono tanti, troppi, e la lista completa si fa prima ad andare a trovarla su Wikipedia. Ma da questa lunga lista è inevitabile estrarre quella che in inglese si definisce la stellar run che lo ha fatto ascendere, in relativamente poco tempo, allo status di leggenda vivente di Hollywood e del cinema americano tutto. Butch CassidyCome eravamoLa stangataI tre giorni del condorTutti gli uomini del Presidente: se proprio si fosse costretti a dire cinque film con Robert Redford protagonista che chiunque dovrebbe vedere almeno una volta nella vita, sarebbero questo cinque. Sarebbe una lista incompleta e imperfetta – A piedi nudi nel parco è la più deliziosa delle commedie (e anche il film che lo ha reso famoso), Il migliore ha scritto le regole dello sport movie americano, La mia africa un film-monumento che si trova in tutte le classifiche dei migliori film di tutti i tempi, Proposta indecente è una pietra miliare del thriller erotico – ma probabilmente basterebbe a rendere l’idea dell’immensa presenza e influenza che Redford ha esercitato sul cinema, di nuovo, sia nazional popolare che politicamente impegnato di quegli anni.

In tempi recenti si faceva vedere sempre di meno, ma ovviamente la sua figura è sempre rimasta centrale nel cinema americano grazie anche e soprattutto al festival che è una parte enorme della sua già enorme eredità, il Sundance Film Festival. Tutti i cinefili, e anche tanti che cinefili non sono, sanno di cosa parliamo: è qui che abbiamo incontrato per la prima volta o conosciuto meglio registi che ora sono venerati maestri, come Quentin Tarantino, Kevin Smith, Robert Rodriguez, Jim Jarmusch, Darren Aronofsky, Christopher Nolan e James Wan. Come è facile intuire, il nome del festival viene dal nome di quello che è forse il personaggio-icona interpretato da Redford, il Sundance Kid che viveva e moriva al fianco di Butch Cassidy. Nella sua tenuta nello Utah, assieme a Sydney Pollack, Redford aveva creato il Sundance Film Institute, a cui poi fu attaccato l’omonimo festival.

Che crediate o meno all’universo come entità senziente, consapevole dell’esistenza degli esseri umani e abbastanza interessato alle vicende delle persone da mandare loro messaggi più o meno decifrabili, la prossima sarà l’ultima edizione del Sundance che si terrà nella casa che Redford si era scelto dopo aver lasciato Hollywood, la casa in cui il 16 settembre è morto, a 89 anni. Dal 2027, infatti, il Sundance Film Festival non si terrà più a Park City, Utah, e si sposterà a Boulder, Colorado. Ma resterà, sempre e per sempre, il festival di Robert Redford.

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