Hype ↓
02:49 mercoledì 5 novembre 2025
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms, la prima serie tv di Wong Kar-Wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.

È morto Robert Redford, una leggenda del cinema americano

Aveva 89 anni, nessun attore americano ha saputo, come lui, fare film allo stesso tempo nazional popolari e politicamente impegnati.

16 Settembre 2025

Nella sua vita, Robert Redford ha fatto talmente tante cose che è impossibile metterle tutte in un coccodrillo. È stato l’attore protagonista di una Hollywood che non esiste più, allo stesso tempo nazional popolare e politicamente impegnata. «Al suo culmine, negli anni ’70, pochi attori potevano vantare lo star power di Redford, notevolmente amplificato dai capelli biondi, dalla mascella scolpita e dal sorriso perfetto. Con il suo attivismo a difesa dell’ambiente, il suo approccio al cinema fermamente anti establishment e gli sforzi pionieristici a sostegno del cinema indipendente, Redford è riuscito a usare la fama per sovvertire lo status quo e imporre la sua agenda creativa», così scrive Steve Chagollan su Variety.

Quegli anni ’70 perfetti, dunque. I film memorabili di Redford sono tanti, troppi, e la lista completa si fa prima ad andare a trovarla su Wikipedia. Ma da questa lunga lista è inevitabile estrarre quella che in inglese si definisce la stellar run che lo ha fatto ascendere, in relativamente poco tempo, allo status di leggenda vivente di Hollywood e del cinema americano tutto. Butch CassidyCome eravamoLa stangataI tre giorni del condorTutti gli uomini del Presidente: se proprio si fosse costretti a dire cinque film con Robert Redford protagonista che chiunque dovrebbe vedere almeno una volta nella vita, sarebbero questo cinque. Sarebbe una lista incompleta e imperfetta – A piedi nudi nel parco è la più deliziosa delle commedie (e anche il film che lo ha reso famoso), Il migliore ha scritto le regole dello sport movie americano, La mia africa un film-monumento che si trova in tutte le classifiche dei migliori film di tutti i tempi, Proposta indecente è una pietra miliare del thriller erotico – ma probabilmente basterebbe a rendere l’idea dell’immensa presenza e influenza che Redford ha esercitato sul cinema, di nuovo, sia nazional popolare che politicamente impegnato di quegli anni.

In tempi recenti si faceva vedere sempre di meno, ma ovviamente la sua figura è sempre rimasta centrale nel cinema americano grazie anche e soprattutto al festival che è una parte enorme della sua già enorme eredità, il Sundance Film Festival. Tutti i cinefili, e anche tanti che cinefili non sono, sanno di cosa parliamo: è qui che abbiamo incontrato per la prima volta o conosciuto meglio registi che ora sono venerati maestri, come Quentin Tarantino, Kevin Smith, Robert Rodriguez, Jim Jarmusch, Darren Aronofsky, Christopher Nolan e James Wan. Come è facile intuire, il nome del festival viene dal nome di quello che è forse il personaggio-icona interpretato da Redford, il Sundance Kid che viveva e moriva al fianco di Butch Cassidy. Nella sua tenuta nello Utah, assieme a Sydney Pollack, Redford aveva creato il Sundance Film Institute, a cui poi fu attaccato l’omonimo festival.

Che crediate o meno all’universo come entità senziente, consapevole dell’esistenza degli esseri umani e abbastanza interessato alle vicende delle persone da mandare loro messaggi più o meno decifrabili, la prossima sarà l’ultima edizione del Sundance che si terrà nella casa che Redford si era scelto dopo aver lasciato Hollywood, la casa in cui il 16 settembre è morto, a 89 anni. Dal 2027, infatti, il Sundance Film Festival non si terrà più a Park City, Utah, e si sposterà a Boulder, Colorado. Ma resterà, sempre e per sempre, il festival di Robert Redford.

Articoli Suggeriti
In occasione del cinquantesimo anniversario dalla morte di Pasolini, Cam Sugar ha pubblicato la colonna sonora di Porcile

Creata dal compositore, direttore d’orchestra e pianista italiano Benedetto Ghiglia, è composta dai dodici brani che amplificano la violenza allegorica del film.

Avevamo davvero bisogno di capire che l’attivismo social non può sostituire il dibattito culturale?

Il lancio di stracci tra attiviste e Lucarelli ci ricorda l’importanza, anche nel 2025, di avere strutture che possano filtrare, modificare, ponderare le opinioni prima di immetterle nel discorso pubblico.

Leggi anche ↓
In occasione del cinquantesimo anniversario dalla morte di Pasolini, Cam Sugar ha pubblicato la colonna sonora di Porcile

Creata dal compositore, direttore d’orchestra e pianista italiano Benedetto Ghiglia, è composta dai dodici brani che amplificano la violenza allegorica del film.

Avevamo davvero bisogno di capire che l’attivismo social non può sostituire il dibattito culturale?

Il lancio di stracci tra attiviste e Lucarelli ci ricorda l’importanza, anche nel 2025, di avere strutture che possano filtrare, modificare, ponderare le opinioni prima di immetterle nel discorso pubblico.

È uscito il trailer di Blossoms, la prima serie tv di Wong Kar-Wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista

Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.

È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese

Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.

Un semplice incidente è la più grande sfida che Jafar Panahi ha mai lanciato al regime iraniano

Palma d'oro a Cannes, serissimo candidato all'Oscar per il Miglior film internazionale, nel suo nuovo film il regista immagina gli iraniani alle prese con l'inimmaginabile: quello che succederà dopo la fine della Repubblica islamica.

Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema

Il calendario non ha aiutato, ma l’imputato principale sembra essere Hollywood, che ha portato in sala solo film che il pubblico ha snobbato.