Perché in passato ha espresso delle cattolicissime opinioni sull'immigrazione, ma soprattutto perché ha osato criticare JD Vance.
Cronaca – Un giovedì da Leone
Dopo un conclave tra i più virali e veloci della storia (ma non il più veloce), da giovedì 8 maggio habemus papam: è Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost. In questi giorni i giornali di mezzo mondo si sono impegnati nel cercare di prevedere che tipo di papa sarà e il giudizio, come prevedibile, è ancora sospeso: non è un riformista à la Matteo Zuppi ma neanche uno degli iper conservatori, tant’è che la destra trumpiana non ha preso benissimo la sua nomina nonostante sia il primo papa statunitense nella storia della Chiesa Cattolica. Prevost è considerato vicino a Francesco, ma sul suo passato pesano delle ombre legate alla gestione di due scandali di pedofilia e violenze sessuali. Per capire davvero la direzione del nuovo papato, però, non ci rimane che aspettare.
Polemiche – Scazza Napoli
La brutta vicenda che ha visto coinvolti Nives Monda, titolare della Taverna Santa Chiara a Napoli, e una coppia di turisti israeliani (Gili Moses con il marito Raul), ha infiammato i social, dividendoli in fazioni. La ristoratrice è stata accusata dalla coppia di aver aizzato una conversazione a loro detta innocua virandola sulla politica, e in particolare sulla guerra in corso a Gaza, ma la loro versione è cambiata più volte fino a che non è venuto fuori che non era la prima volta che finivano coinvolti in baruffe di questo tipo (la Procura ha anche chiesto l’archiviazione della denuncia da loro intentata). Come siano andate le cose per davvero lo sapranno solo i presenti, ma in ogni caso il più confuso di tutti è sembrato il Comune di Napoli, che è passato dai taxi offerti ai turisti “offesi” al supporto pubblico a Monda (supporto che lei però ha detto di non aver sentito).
Cinema – L’arte della noia
Chi ha seguito in diretta la cerimonia dei David non dirà mai più niente di negativo su Sanremo. Già, la cerimonia è andata così male. Improvvisi zoom out della regia, audio fuori controllo, Chalamet che tronca il suo discorso per protesta contro la traduzione simultanea, Pupi Avati che dissa la Sottosegretaria alla Cultura, Riccardo Cocciante che vive il suo momento Bugo, Paolo Sorrentino che nemmeno si presenta nonostante le 15 candidature di Parthenope. Imbarazzi tali e tanti che però non devono oscurare le luci che hanno illuminato la serata: Maura Delpero che diventa la prima donna a vincere il David per la Miglior regia, L’arte della gioia che diventa la serie tv più premiata a un premio cinematografico, il momento di Gloria! di Margherita Vicario e, soprattutto, le live reaction di Nanni Moretti.
Esteri – Dieci missili indiani
Ci voleva proprio, questa settimana, un conclave, un David di Donatello, una shitstorm internettiana. Ci voleva una distrazione, qualunque distrazione, perché l’alternativa era mettersi a pensare che questa è la settimana in cui è scoppiata (di nuovo) la guerra tra due potenze nucleari, India e Pakistan. Davanti all’ennesimo worst case scenario che si realizza senza che la comunità internazionale riesca a far altro che balbettare inutili inviti alla calma e moderazione, tornano in mente le parole, forse le più importanti, pronunciate da Papa Francesco: la Terza guerra mondiale a pezzi.

Negli anni diversi collettivi e associazioni hanno deciso di investire nei luoghi d'origine dai quali, quasi sempre, si decide di andare via. L'obiettivo è cambiare finalmente il modo in cui viviamo e, soprattutto, raccontiamo la provincia.