Un minuto e mezzo di scene che ci confermano che sì, il film diretto Emerald Fennell, la regista di Saltburn, sarà un adattamento erotico.
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato grazie a un annuncio immobiliare
È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.

In Argentina, dopo 80 anni dalla scomparsa, è stato ritrovato il “Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario, uno dei più apprezzati ritrattisti del Settecento. Il pezzo è stato notato dopo che un annuncio immobiliare è stato pubblicato dalla figlia di Friedrich Kadgien, un ufficiale nazista morto latitante e accusato di aver rubato il dipinto, all’interno di un sito di annunci immobiliari. L’opera, in origine, era appartenuta al commerciante d’arte ebreo-olandese Jacques Goudstikker e la sua collezione, di oltre 1100 pezzi, fu saccheggiata nel 1940 da Hermann Göring e altri ufficiali.
Ma la storia della ricomparsa dell’opera è più travagliata di quanto sembri. Il primo ritrovamento, infatti, va attribuito ai giornalisti dell’Algemeen Dagblad, un quotidiano olandese, che notarono una foto in un annuncio immobiliare di una casa in vendita a Mar del Plata, Argentina, con il dipinto appeso sopra un divano. Secondo i giornalisti olandesi quel ritratto corrispondeva, per dimensioni e soggetto, a quello descritto nei registri del mercante Goudstikker. Ma le prime indagini e ripetute perquisizioni delle autorità argentine non hanno portato a nulla se non al sospetto che il dipinto fosse stato nascosto dalla stessa figlia di Kadgien, Patricia, poco tempo prima. In seguito alle pressioni del proprio legale, delle autorità e della stampa però, l’opera è stata consegnata alla procura. Patricia e suo marito sono invece agli arresti domiciliari con l’accusa di ostruzionismo. Le perizie artistiche sono poi state affidate, come scrive The Independent, al critico d’arte Ariel Bassano che si è detto estremamente colpito dall’ottimo grado di conservazione dell’opera e le ha attribuito un valore di circa 50.000 dollari.

Una grande commozione e una standing ovation di 23 minuti per il film di Kaouther Ben Hania, che mescola documentario e finzione per raccontare la storia vera di una bambina uccisa a Gaza dopo una lunghissima agonia.

È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.