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Perché Putin segue Arnold Schwarzenegger ed Elon Musk su Twitter?

Vladimir Putin non è certo noto per il suo uso brillante o frequente dei social media. A essere precisi, Putin non possiede neanche dei veri e propri account social al di fuori di quelli istituzionali come, per esempio, il profilo Twitter President of Russia (@KremlinRussia_E). Da quando è cominciata la guerra in Ucraina, del Presidente russo si cerca di cogliere qualsiasi dettaglio che possa aiutare a capirne le intenzioni. Ed essendo questa l’era di internet, uno dei primi luoghi in cui si va a cercare indizi sono, appunto, i social media. Nel corso di una di queste indagini, News.com.au ha notato alcune stranezze nell’account Twitter del Presidente russo.

La prima stranezza sono i pochissimi profili seguiti da @KremlinRussia_E: sono appena ventidue, infatti. Vero è che non è insolito per i profili istituzionali concedere un numero ristrettissimo di follow: l’account @Potus, quello del Presidente degli Stati Uniti, per esempio, segue soltanto altri 12 account. Ma non è insolito neanche che questo numero sia più sostanzioso: il Cancelliere tedesco (@Bundeskanzler), per esempio, segue 93 profili, UK Prime Minister (@10DowningStreet) 293, l’Eliseo (@Elysee) 303, la Presidenza del Consiglio dei Ministri (@Palazzo_Chigi) addirittura 1814. E scorrendo la lista dei profili seguiti, però, che vengono fuori le altre stranezze dell’account. Tra coloro che hanno ricevuto il “privilegio” delle attenzioni social di Putin, infatti, ci sono diversi altri profili istituzionali come quello di Barack Obama, di Boris Johnson, di Stephen Harper e Jens Stoltenber. Tutti leader occidentali, un fatto che fino a tre settimane fa sarebbe stata una semplice cortesia istituzionale ma che ora diventa un dettaglio interessante. Soprattutto il follow ancora concesso al Segretario generale della Nato. 

Ma, come detto, tutto questo rientra (rientrava?) nella “normalità” della politica internazionale portata sui social media. La vera stranezza che quelli di News.com.au non hanno potuto fare a meno di sottolineare sono due follow che “stonano” rispetto a tutti gli altri: quello a Elon Musk e quello ad Arnold Schwarzenegger. Anche questi in tempi di pace sarebbero semplici curiosità, mere note di colore. Ma in questi giorni diventano qualcosa di più. Perché Putin segue ancora Musk, per esempio, anche dopo che l’uomo più ricco del mondo si è schierato dalla parte dell’Ucraina e ha addirittura sfidato a duello il Presidente russo? Perché Putin segue ancora Schwarzenegger, dopo che un video in cui l’ex Governatore della California provava a raccontare la verità sulla guerra ai russi è diventato virale, accumulando milioni di visualizzazioni in pochissime ore? E, soprattutto, perché Putin segue Schwarzenegger e non Steven Seagal, il suo attore preferito, carissimo amico e fedele alleato? Forse il follow a Schwarzenegger è dovuto anche ad altro, però: come rivelato su Twitter da Max Seddon del Financial Times, durante l’amministrazione Obama Schwarzenegger fu preso in considerazione come ambasciatore americano in Russia. Chissà, forse il follow del Cremlino era solo un modo di portarsi avanti con le cortesie.

Stando a quanto sostiene il professor William Partlett dell’Università di Melbourne, il profilo twitter di Putin si spiega con la considerazione e diffusione che il social media ha in Russia: innanzitutto è molto meno usato di altri strumenti simili (Facebook, Instagram, Whatsapp, Telegram) e, soprattutto, è considerato un mezzo “occidentale” per reperire e diffondere informazioni. È per questo che il profilo è in lingua inglese soltanto, dice Partlett: è un modo del Cremlino di reperire e diffondere a sua volta informazioni, tant’è che raramente su di esso si parla di questioni russe. E i follow a Musk e Schwarzy sarebbero soltanto, in realtà, un tentativo di far sembrare il profilo più “autentico”.