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L’ansia da Spotify Wrapped è talmente grave che migliaia di persone hanno creduto a una bufala su una versione modificabile disponibile a pagamento Evidentemente, quella di scoprire di avere dei brutti gusti musicali scorrendo il proprio Wrapped è una paura più diffusa di quanto ci si immagini.
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Il nuovo trend di TikTok sono i video anti immigrazione generati con l’AI Milioni di visualizzazioni per video apertamente razzisti e chiaramente falsi che incolpano i migranti di crimini che non sono mai avvenuti.
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Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.
L’Oms ha detto che i farmaci come Ozempic dovrebbero essere disponibili per tutti e non solo per chi può permetterseli Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, in futuro bisognerà garantire l'accesso a questi farmaci a chiunque ne abbia bisogno.

Nel live action di Bambi non ci sarà la scena della morte della mamma di Bambi

02 Ottobre 2023

Se c’è una cosa che accomuna i bambini di tutto il mondo (almeno finché venivano cresciuti con i film Disney) è il trauma provocato dalla scena della morte della madre di Bambi. Quella scena ha traumatizzato perfino il piccolo Quentin Tarantino: l’ha scritto lui stesso nel suo Cinema Speculation. Nella classifica dei traumi Disney è sicuramente al primo posto, seguito dalla morte del padre di Simba, Mufasa, buttato giù da un dirupo e poi spappolato da una mandria di gnu (morte conservata nel live-action Jon Favreau del 2019), e dalla morte della madre di Nemo, divorata da un barracuda insieme alle sue uova. E poi, tra le scene più dolorose, bisogna per forza citare quella di Dumbo (uscito un anno prima di Bambi, nel 1941) con la mamma elefante che dondola l’elefantino nella proboscide da dietro alle sbarre della sua roulotte-prigione, ma in quel caso, almeno, possiamo sperare nel ricongiungimento finale.

Nel caso della madre di Bambi, invece, nessun sollievo, nessuna speranza, nessuna pace: il cacciatore la uccide, il cerbiatto resta solo nella neve. Guardando quella scena, è impossibile non soffrire. Il merito è dell’atmosfera, dei fondali, della colonna sonora composta principalmente da Frank Churchill (il suo ultimo lavoro, si toglierà la vita qualche mese prima dell’uscita del film, a 41 anni) ma anche della matita di Marc Davis, l’animatore che studiò il disegno del piccolo protagonista, con gli occhioni e la testa grossa, così che venisse percepito dal pubblico sì come un cerbiatto, ma anche come un bambino. Qualche giorno fa, Collider ha annunciato una novità che riguarda la trama del live-action di Bambi, la cui uscita è prevista per il 2025. La febbre dei remake che si propaga ormai da anni colpirà anche il capolavoro Disney del 1942. Questa volta, però, sembra che il protagonista resterà molto simile: a cambiare sarà la trama. La sceneggiatrice Lindsey Anderson Beer, che ha lavorato al progetto dal 2020 fino all’anno scorso, ha rivelato a Collider che per rendere il film diretto da Sarah Polley il più possibile “kid-friendly”, il team creativo ha deciso di eliminare la scena della morte della mamma.

Una decisione importante, che stravolgerà l’atmosfera del film. «Vedere la madre di Bambi che muore, per i bambini e i genitori di oggi, ha un effetto diverso», ha spiegato Anderson Beer. «Penso sia per questo motivo che molti non l’abbiano fatto vedere ai propri figli. Abbiamo pensato di aggiornare il film e dargli un po’ più di contesto. Per poterlo rendere più accessibile ai bambini di oggi bisogna fare in modo che si relazionino un po’ di più a questi temi. Penso sarebbe utile anche al film originale».

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