L’edicola di largo Treves

Il più fornito chiosco dove trovare giornali e riviste internazionali al centro di una piazzetta tra Brera e Moscova.

29 Maggio 2019

Per noi che facciamo giornali, qualunque cosa voglia dire oggi, l’edicola di Fabrizio Prestinari in largo Treves è un luogo dell’anima e dello spirito, ma anche un esempio di cosa l’industria editoriale potrebbe essere e dovrebbe diventare, se solo se ne comprendessero le potenzialità. Da Fabrizio si comprendono eccome: una boutique di bellezza, sapere e spirito globale piazzata al centro di una piazzetta che a sua volta è al centro di uno dei quartieri più vivi della città. Le caratteristiche principali sono tre: offerta, selezione, attenzione ai lettori-clienti.

All’edicola di largo Treves si ha infatti contemporaneamente la sensazione che ci sia tutto, che ci sia il meglio, e che ci sia quello che cerca ognuno di noi, se appassionato di giornali e riviste. In realtà, c’è tutto quello che ci deve essere, e questo grazie a un attento lavoro di ricerca e di aggiornamento che dovrebbe essere al centro di chi fa questo mestiere, sia all’inizio della catena, gli editori e i giornalisti, sia di chi sta al fronte, le edicole, appunto. Largo Treves è un manifesto contro l’editoria omnibus, quella vecchia idea secondo la quale i prodotti editoriali devono accontentare tutti e quindi vanno abbassati di livello e diluiti in mezzo al mare magnum della mediocrità diffusa. Ma così gli appassionati si allontanano, per poi ritrovarsi per fortuna al chiosco di Fabrizio Prestinari. Ci sono le edicole con le patatine e i gadget e le promozioni fluo, che assomigliano tremendamente, purtroppo, ad alcuni giornali invecchiati male, e poi c’è largo Treves.

Il Plastic e la leggenda di Milano

Dopo il Leoncavallo, dopo Giorgio Armani, Milano dà l'addio a un altro dei suoi simboli, ricordo di un'epoca che appare ormai lontanissima e irripetibile.

A Varsavia hanno aperto una biblioteca in metropolitana per convincere i pendolari a staccarsi dal telefono e leggere invece un libro

Si chiama Metroteka e mette a disposizione dei pendolari 16 mila titoli e un sistema di prelievo e restituzione funzionante 24 ore su 24.

Leggi anche ↓
Il Plastic e la leggenda di Milano

Dopo il Leoncavallo, dopo Giorgio Armani, Milano dà l'addio a un altro dei suoi simboli, ricordo di un'epoca che appare ormai lontanissima e irripetibile.

A Varsavia hanno aperto una biblioteca in metropolitana per convincere i pendolari a staccarsi dal telefono e leggere invece un libro

Si chiama Metroteka e mette a disposizione dei pendolari 16 mila titoli e un sistema di prelievo e restituzione funzionante 24 ore su 24.

Uno studio ha scoperto che la Statua del leone di piazza San Marco a Venezia viene dalla Cina

E a portarla in città sarebbero stati il padre e lo zio di Marco Polo, come "souvenir".

Già nel 2018 c’erano state accuse di incuria per la funicolare di Lisbona

Dopo un altro deragliamento, quella volta senza gravi conseguenze.

Trieste è piena di turisti delle crociere che non possono attraccare a Venezia e quindi li scaricano a Trieste

Le persone fanno un giro in città e poi prendono l'autobus. Per Venezia.

I (pochi) turisti stranieri in vacanza in Corea del Nord sono rimasti molto impressionati dalla falsa Ikea e dal falso Starbucks di Pyongyang

In tutto e per tutto simili ai loro corrispettivi occidentali e capitalisti, e anche un tantino più cari.