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10:34 lunedì 10 novembre 2025
Un imprenditore ha speso un milione di dollari per promuovere una collana AI a New York e tutte le sue pubblicità sono state vandalizzate Avi Schiffman voleva far conoscere il suo prodotto ai newyorchesi. Che gli hanno fatto sapere di non essere interessati all'amicizia con l'AI.
Stranger Things sta per finire ma ricomincerà subito, visto che Netflix ha già pronto lo spin-off animato S’intitola Tales From ’85 ed espande la storia ufficiale tra la seconda e la terza stagione, riprendendone i personaggi in versione animata.
Gli azionisti di Tesla hanno entusiasticamente approvato un pagamento da un bilione di dollari a Elon Musk  Se Musk raggiungerà gli obiettivi che l'azienda si è prefissata, diventerà il primo trillionaire della storia incassando questo compenso da mille miliardi.
Nel primo trailer de La Grazia di Paolo Sorrentino si capisce perché Toni Servillo con questa interpretazione ha vinto la Coppa Volpi a Venezia Arriverà nella sale cinematografiche italiane il 15 gennaio 2026, dopo aver raccolto il plauso della critica alla Mostra del cinema di Venezia.
Nel nuovo album di Rosalia c’è una canzone in italiano dedicata a San Francesco e Santa Chiara Si intitola "Mio Cristo Piange Diamanti", che lei definisce «la sua versione di un'aria», cantata in un perfetto italiano.
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.

La New York di oggi, immaginata nel 1962

14 Giugno 2012

Come immaginavamo il 21° secolo nel 1960? Spesso ci siamo imbattuti in un futuro fatto di veicoli volanti, grattacieli futuristici e altre invenzioni tipicamente sci-fi che non si sono poi mai realizzate. Questo è un articolo del celebre New York Times Magazine, datato 1962 e redatto dall’allora sindaco, che descriveva (a dire il vero, molto più verosimilmente) la Grande Mela del 2012 (su retronaut.co si possono vedere le immagini in alta definizione). Fu steso in occasione dell’apertura della Philarmonic Hall del Lincoln Center. Così scriveva Robert F. Wagner, che ricoprì il mandato per tre mandati dal 1954 al 1965:

«Alla luce della nostra padronanza su materiali e tecniche, praticamente tutto è possibile, fisicamente e tecnologicamente (…). Possiamo tranquillamente affermare che nel 2012 New York sarà una città dove le razze e le nazionalità si incontrano e mescolano liberamente (…). Ancora più che oggi, lo spirito prevalente nella città sarà quello dell’impresa individuale, dell’opportunità economica, del fermento sociale e del “cultural excitement”».

«Non credo» continua il Wagner «che più di 8 milioni di persone – l’attuale popolazione di New York – potranno vivere negli odierni confini dei cinque quartieri. Infatti Manhattan, parte di Brooklyn e il Bronx potrebbero essere, in una qualche maniera, decongestionati (…). Quelle che oggi chiamiamo periferie saranno quasi interamente integrate nella città, almeno per quanto riguarda la densità abitativa (…). Ney York City sarà il nucleo di una grande città tri-statale (New York, New Jersey e Connecticut, ndr) con una popolazione variabile dai 25 ai 50 milioni di persone».

«Molti New Yorkers potrebbero ormai spostarsi dalla periferia alla città (…) con veicoli “rocket-powered” sospesi su monorotaie, o su grossi elicotteri a decollo verticale».

L’analisi dell’allora sindaco si snoda poi verso l’argomento media, prevedendo molti meno giornali ma con una maggiore diffusione, e una grande copertura televisiva. Tutto sommato previsioni non troppo irrealistiche, quelle di Robert F. Wagner. Un unico punto è sfuggito alla sua analisi: si chiama internet.

(via Retronaut.co)

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