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La longlist del Booker Prize 2019

Fatta eccezione per Lucy Ellmann, nata negli Stati Uniti, ma cresciuta nel Regno Unito, non c’è nessuno scrittore statunitense nella longlist del Booker Prize di quest’anno, scrive Lithub. Ed è la prima volta che accade dal 2014, quando il nuovo regolamento del prestigioso premio riservato ai libri scritti in inglese e pubblicati in UK ha aperto le porte anche ai non residenti nel Commonwealth e in Irlanda. Che le nuove regole abbiano provocato molte polemiche lo avevamo già raccontato. Ma di recente la discussione si sta facendo più accesa. Lo scorso anno, una lettera firmata da 30 editori chiedeva il ritorno alle vecchie regole, per evitare «un futuro letterario omologato».

Che la richiesta possa essere stata informalmente accolta è poco più di un sospetto. E tale deve restare. Ciò che sappiamo è che nella lista dei 13 romanzi selezionati (8 scritti da donne e 5 da uomini), scelti da un elenco di 151 libri candidati, spiccano due grandi autori, entrambi già vincitori del premio: Salman Rushdie con Quichotte (edito da Canongate Books) e Margaret Atwood con il sequel del romanzo distopico The Handmaid’s Tale (Il racconto dell’ancella nella versione italiana edita da Ponte alle Grazie), da cui è tratta la celebre serie tv prodotta da Bruce Miller. Per la shortlist bisogna aspettare settembre, quando uscirà I Testamenti, questo il titolo del sequel dell’autrice canadese ambientato 15 anni dopo il primo romanzo.

Alta la presenza di autori in linea con il vecchio regolamento: nella lista c’è un irlandese, Kevin Barry con Night Boat to Tangier (Canongate) e 5 scrittori britannici: Deborah Levy con The Man Who Saw Everything (Hamish Hamilton); Jeanette Winterson con Frankissstein (Jonathan Cape); Max Porter con Lanny (Faber & Faber); Bernardine Evaristo con Girl, Woman, Other (Hamish Hamilton); John Lanchester (The Wall, Faber & Faber).

Ma la lista comprende anche scrittori provenienti da diverse parti del mondo. Viene dal Messico, ma ha origini italiane, Valeria Luiselli candidata con il libro Lost Children Archive (4th Estate). Selezionata anche la scrittrice nigeriano-britannica Oyinkan Braithwaite con My Sister, The Serial Killer (Atlantic Books) e il nigeriano Chigozie Obioma con An Orchestra of Minorities (Little, Brown). Nella lista, infine, compare la scrittrice turca Elif Shafak con 10 Minutes 38 Seconds in This Strange World (Viking).