La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.
C’è il trailer del documentario su Joan Didion

La scorsa estate Netflix aveva annunciato l’uscita di un documentario su Joan Didion, che dovrebbe essere disponibile sulla piattaforma di streaming a partire dal 27 ottobre. Ieri è finalmente uscito il trailer, caricato anche su YouTube, dove si descrive il documentario come «il ritratto di una dei più influenti scrittori americani del 20esimo secolo» e si conferma il 27 ottobre come data di uscita. Tra le persone intervistate figurano Anna Wintour, Calvin Trillin, David Hare e Harrison Ford.
L’autore del documentario, intitolato Il centro non reggerà (originale The center will not hold), è l’attore e regista Griffin Dunne, che è il nipote di Joan Didion: il marito della scrittrice, John Gregory Dunne, cui avrebbe dedicato L’anno del pensiero magico, era il fratello di suo padre.

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.