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La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
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C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.
Due giorni prima dell’omicidio il magazine Jezebel aveva assunto delle streghe per mandare una maledizione a Charlie Kirk Con una nota all'articolo, l'editor della testata femminista si è trovato costretto a condannare l'accaduto.
È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.
OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.

Perché passano quasi tre mesi dalle elezioni all’insediamento alla Casa Bianca

20 Gennaio 2017

Venerdì 20 gennaio si insedia alla Casa Bianca Donald Trump, che è stato eletto lo scorso 8 novembre. Negli Usa le elezioni presidenziali si svolgono sempre il martedì successivo al primo lunedì di novembre, mentre la cerimonia d’inaugurazione, cioè l’insediamento del nuovo capo di Stato, si tiene il 20 gennaio, come stabilito da un emendamento speciale della Costituzione. Basta fare un calcolo veloce per rendersi conto che tra l’elezione di un presidente americano e l’inizio del suo mandato passano quasi tre mesi. Si tratta di una cosa voluta, anzi nei secoli scorsi questo lasso temporale era ancora più lungo. Un pezzo di Eric Grundhauser su Atlas Obscura riassume le ragioni storiche di questa lunga attesa: «Un tempo raccogliere e contare i voti richiedeva molto più tempo di oggi, visto che le schede elettorali dovevano essere portate a dorso di cavallo. Poi, il trasferimento alla Casa Bianca del presidente eletto richiedeva tempo». Un’altra ragione che ha spinto i padri fondatori a stabilire un periodo d’attesta tra elezioni e insediamento, prosegue Grundhauser, era che il nuovo presidente aveva bisogno di tempo per chiarirsi le idee su molte cose, come le nomine dello staff, mentre quello uscente poteva utilizzare questi mesi per «facilitare la transizione e proteggere la sua eredità storica».

Obama fine mandato

Inizialmente l’inaugurazione dei presidenti si teneva a marzo (con l’eccezione iniziale di George Washington, che cominciò il suo mandato ad aprile perché in quel caso le elezioni, le prime del Paese, si tennero a febbraio). Uno degli effetti negativi di dovere aspettare ben quattro mesi, nota il giornalista, consisteva nel fatto di trovarsi un presidente uscente “lame duck”, con scarso margine di manovra. Così nel 1933 si decise di ridurlo da quattro mesi a meno di tre, una scelta dettata anche dagli effetti della Grande depressione. Nel novembre del 1932 fu eletto Franklin Roosevelt, che sconfisse il presidente uscente Herbert Hoover: era un momento particolarmente delicato per la nazione, che era alle prese con l’onda lunga della crisi del 1929 e che si ritrovò in una situazione in cui nessuno dei due leader era nelle condizioni di realizzare quelle riforme economiche di cui gli Usa aveva urgente bisogno. Roosevelt avrebbe dovuto insediarsi infatti il 4 aprile, ma la situazione era tanto grave che spinse il Congresso a votare un emendamento alla Costituzione (il ventesimo, detto anche il “Lame Duck Amendment”), che anticipò la data dell’inauguration day al 20 gennaio. Da allora non è più cambiata.

Souvenir venduti in un botteghino poco lontano dalla Casa Bianca (TIMOTHY A. CLARY/AFP/Getty Images); l’ultima conferenza stampa di Obama (Photo by Chip Somodevilla/Getty Images)
 
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