Industry | Dal numero

Bellezza In Aéras

Intervista con la fondatrice di In Aéras, progetto multidisciplinare che affonda le sue radici nella natura della Sardegna e in un'idea di benessere tanto antica quanto rilevante oggi.

di Alessia Delisi

C’è qualcosa di magico dentro In Aéras, il marchio fondato da Alice Ziccheddu pensando alla sua Sardegna. Magico come i profumi che si respirano qui, tra le montagne e il mare dove Ziccheddu è nata. Magico anche come i segreti di guarigione e longevità custoditi fin dai tempi antichi dalle donne dell’isola. «L’idea di In Aéras, quando l’ho scritta, mi ha un po’ travolto, mi ha riempito ed era talmente forte che l’ho realizzata», racconta Ziccheddu, che ha studiato Fashion Design alla Naba di Milano e ha alle spalle una carriera di designer di accessori in diversi marchi del lusso.

In Aéras è il suo progetto dell’anima, nato durante la pandemia, «nel momento in cui tutti ci siamo fermati e anche io ho potuto dedicarmi ai miei studi olistici, praticare yoga due volte al giorno e fare tre ore di meditazione», ricorda. «L’idea era di disegnare i gesti del prenderci cura, che io ho sempre vissuto: sono cresciuta in un paese al centro della Sardegna e una delle mie nonne era una guaritrice che con le sue mani massaggiava le persone che andavano da lei e loro ne traevano beneficio. Questo gesto di cura è lo stesso che facciamo a noi stessi, quando ci mettiamo una crema o un olio non per sconfiggere il tempo, ma perché vogliamo stare in quel momento. Con In Aéras ho voluto che questo fosse un gesto di riconnessione, perché conosco la potenza della mia natura e l’effetto che ha sulla pelle e sui sensi. Quindi è là che torno, al tempo che abbiamo ritrovato per curarci e relazionarci con noi stessi».

Concepito come un marchio di cosmetica artistico-esperienziale, In Aéras sta per Ancient Herbal Rituals from Sardinia for Contemporay Care e significa «tutto quello che c’è nell’aria». Nasce per rispondere al bisogno della sua fondatrice di trovare in commercio prodotti fatti in Sardegna, autentici e con una visione contemporanea. «Io sono una designer di accessori; lavoro nel lusso da tanti anni e penso che oggi, che possiamo avere più o meno tutto, il vero lusso è poter selezionare. Per questo i nostri prodotti sono pochi e multifunzionali. Fanno parte di un lifestyle. Non mi piace definire In Aéras un brand cosmetico. È un progetto più ampio – di sostenibilità, di sostegno al territorio, di valorizzazione – con cui non ho voluto accettare nessun tipo di compromesso. I prodotti di In Aéras raccontano modi antichi e rispettosi di raccogliere attivi botanici unici nel loro genere, lavorati seguendo calendari che variano come varia la natura. Anche questo è lusso: poter onorare certi ritmi». Ogni collezione – Animanuda, Silentium e Visione – si sviluppa intorno a un tris di attivi botanici utilizzati nella medicina popolare sarda. «In Aéras è Sardegna e Sardegna oggi è un’isola che si è preservata molto bene, una delle poche blue zone del mondo dove c’è un’altissima concentrazione di centenari che, soprattutto nelle piccole comunità, sono molto rispettati. In Aéras utilizza piante che da sempre assistono la vita dei sardi; sono per la maggior parte autoctone e quindi hanno caratteristiche diverse dalla stessa specie presente in altre parti del Mediterraneo. Inoltre gli attivi botanici derivano da piante selvatiche, la cui potenza è maggiore rispetto a quella delle piante coltivate. Raccogliamo qualcosa che la pianta utilizza per curarsi, per riprodursi. Sono le sue funzioni vitali, perciò è una materia viva, che cambia nel momento in cui si relaziona con noi. È anche questa l’unicità».

Combinati insieme, gli attivi botanici creano delle alchimie olfattive. Animanuda è la collezione più selvaggia, dove la natura è senza filtri e le principali proprietà fisiche di ginepro, elicriso e lentisco, tra cui protettiva, antiossidante e nutritiva, si uniscono a quelle energetico-emozionali trasmettendo forza, vitalità, radicamento e protezione. «L’elicriso è in assoluto l’ingrediente più prezioso che abbiamo, perché si raccoglie per quattro, cinque giorni l’anno a cavallo del solstizio d’estate. È solo allora che la pianta raggiunge l’apice balsamico. I fiorellini sono piccolissimi, per fare 100 ml di olio essenziale raccogliamo 120 kg di fiori». Silentium invece è composta da timo, lavanda e mirto, alle cui proprietà idratanti, toniche e antiossidanti si associano quelle energetiche di calma, equilibrio e coraggio. Visione infine è il trattamento notturno i cui attivi sono salvia, rosmarino e iperico che hanno proprietà antinfiammatorie e ristrutturanti e stimolano serenità e chiarezza d’intuito. «Tutte le erbe hanno un’azione equilibrante e suscitano la stessa emozione che si avrebbe in pre- senza di questi profumi. Quando non possiamo vivere a contatto con la natura, infatti, è importante portarci la natura a contatto», spiega Ziccheddu.

Oggi In Aéras ha all’attivo diverse collaborazioni, tra cui quella con gli architetti e designer Palomba Serafini Associati e il ceramista sardo Walter Usai. Insieme hanno creato una candela da massaggio e dei vasi in terracotta dedicati ai quattro elementi. «Ci saranno tante sorprese nei prossimi mesi: con In Aéras stiamo lavorando per espandere la collezione e introdurre la linea di detergenza. Da poco inoltre abbiamo girato la nuova campagna in Sardegna, per cui dal regista ai modelli ho radunato tutti i talenti più importanti della regione. Il mio sogno tra cinque anni? Dedicarmi appieno a questo, quindi avere un’azienda avviata e poter esplorare sempre più collaborazioni dal punto di vista creativo e del benessere». In Aéras ha inoltre appena annunciato che sosterrà il Museo Bagatti Valsecchi nel restauro del camino della Sala da Bagno, luogo deputato ai rituali di cura e di bellezza. Il grande camino, realizzato in pietra, stucchi e legno sarà oggetto di un attento restauro che inizierà a gennaio 2024, per restituire alla sala l’equilibrio e la bellezza pensata dai fratelli Bagatti Valsecchi per esaltare il benessere psicofisico. La partnership andrà avanti per tutto il 2024, con incontri periodici sul tema delle arti e del benessere.

In apertura: Alice Ziccheddu, foto di Martina Scorcucchi