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19:42 domenica 9 novembre 2025
Un imprenditore ha speso un milione di dollari per promuovere una collana AI a New York e tutte le sue pubblicità sono state vandalizzate Avi Schiffman voleva far conoscere il suo prodotto ai newyorchesi. Che gli hanno fatto sapere di non essere interessati all'amicizia con l'AI.
Stranger Things sta per finire ma ricomincerà subito, visto che Netflix ha già pronto lo spin-off animato S’intitola Tales From ’85 ed espande la storia ufficiale tra la seconda e la terza stagione, riprendendone i personaggi in versione animata.
Gli azionisti di Tesla hanno entusiasticamente approvato un pagamento da un bilione di dollari a Elon Musk  Se Musk raggiungerà gli obiettivi che l'azienda si è prefissata, diventerà il primo trillionaire della storia incassando questo compenso da mille miliardi.
Nel primo trailer de La Grazia di Paolo Sorrentino si capisce perché Toni Servillo con questa interpretazione ha vinto la Coppa Volpi a Venezia Arriverà nella sale cinematografiche italiane il 15 gennaio 2026, dopo aver raccolto il plauso della critica alla Mostra del cinema di Venezia.
Nel nuovo album di Rosalia c’è una canzone in italiano dedicata a San Francesco e Santa Chiara Si intitola "Mio Cristo Piange Diamanti", che lei definisce «la sua versione di un'aria», cantata in un perfetto italiano.
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.

Il senzatetto che viveva dentro un’opera di Banksy

30 Luglio 2013

Alla fine di febbraio del 2011 Banksy, l’anonima star inglese della street art, si recò a Los Angeles per promuovere il film ispirato alla sua figura di artista, Exit Through the Gift Shop. Durante la sua visita si recò anche a due passi dall’oceano, lungo la leggendaria Pacific Coast Highway, e lì – su un pendio – notò una costruzione inusuale: una cisterna per la raccolta dell’acqua fissata su dei sostegni come una palafitta, con un’estremità dotata di un rubinetto che la faceva somigliare a un elefante. Banksy, per tener fede al suo nome, decise di scriverci sopra una frase con la sua vernice spray: «This looks a bit like an elephant».

Ciò che al tempo il mago degli stencil non sapeva era che all’interno di quel serbatoio viveva da diversi anni un uomo, Tachowa Covington, oggi 54enne. Per quanto a Covington non piaccia essere definito «senzatetto», la sua condizione è difficile da definire altrimenti: cresciuto a Sacramento, in gioventù ha lavorato come coreografo, imitatore di Michael Jackson e persino gigolò. «Ma non ho mai avuto un vero lavoro», ha raccontato all’Independent.

Ostile a centri d’accoglienza e panchine e pezzi di cartone, Covington, rimasto senza casa, nel 2004 si recò sulla costa del Pacifico – in una zona di ville del valore di milioni di dollari – e adocchiò subito quella bizzarra costruzione. «Wow, questo potrebbe essere un posto figo per costruire una casa», ricorda di aver pensato. Dopo essere riuscito a entrare nella cisterna – missione non facile, vista la posizione e la conformazione della stessa – l’uomo si sbarazzò della ruggine sulle pareti, ridipinse gli interni e costruì un pavimento usando pezzi di compensato scartati dalle ville attigue. Smontò un letto e un armadio e, dopo averli fatti passare per la fessura che costituiva l’entrata della sua nuova abitazione, li rimontò all’interno, come costruendo una nave in una bottiglia. Nel giro di pochi anni poté vantarsi di avere uno stereo, una tv e un indirizzo tutto sua a cui le poste americane gli recapitavano la corrispondenza: 15145, Pacific Coast Highway.

Purtroppo a marzo del 2011, pochi giorni dopo l’inaspettata visita di Banksy, la cisterna venne acquistata da una firma di design losangelena, la Mint Currency, direttamente dalla città di Los Angeles. Il suo precedente inquilino fu costretto ad abbandonare la sua casa, dietro la vaga promessa di un fondo di beneficenza per la sua situazione. Ad oggi, Covington non ha ancora ricevuto un dollaro dalla Mint Currency ma la sua storia, per fortuna, rimane a lieto fine: Banksy ha donato all’uomo abbastanza denaro per trovarsi un alloggio e vivere più che dignitosamente per un anno. La curiosa vicenda ha anche ispirato uno spettacolo teatrale, in cartellone al Festival di Edinburgo: Banksy: The Room in the Elephant.

Immagine: Tachowa Covington sopra la cisterna nella quale ha vissuto dal 2004 al 2011

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