Bulletin ↓
19:16 domenica 3 agosto 2025
Il nuovo regolamento per la tutela dei minori online in Regno Unito ha bloccato i post sulla guerra in Ucraina e Gaza Sono stati tra i primi contenuti online a essere oscurati dalle nuove regolamentazioni inglesi, prima di pornografia e video violenti.
L’assessore ai grandi eventi del comune di Roma sta facendo di tutto per portare gli Oasis in città Anche se al momento la reunion dei fratelli Gallagher non prevede l'Italia, Roma si è già fatta avanti con insistenza. 
La campagna pubblicitaria di Sydney Sweeney per American Eagle è sempre più un caso politico Dopo le polemiche sullo slogan scelto per accompagnare le foto a difendere l’attrice è intervenuta anche la Casa Bianca.
È morto Robert Wilson, il regista che inventò l’opera teatrale totale Con spettacoli come Einstein on the Beach portò musica, videoinstallazioni e l’interdisciplinarietà a teatro, modernizzandone il linguaggio.
Dopo otto anni di studio non stop, la Lofi Girl si è finalmente diplomata Il volto dell’amatissimo canale YouTube ha mostrato il diploma su TikTok, dopo aver tenuto compagnia a milioni di studenti e lavoratori.
In Nepal oltre il 70 per cento delle auto vendute è elettrico In soli cinque anni il tasso di auto elettriche in circolazione nel paese ha raggiunto quello di Norvegia e Singapore. 
Hollywood sembra intenzionata a dare un sequel a tutte le commedie romantiche degli ultimi trent’anni Mentre si gira "Il diavolo veste Prada 2" sono stati annunciati i ritorni di "Il matrimonio del mio migliore amico" e "Sognando Beckham".
A Newton, in Massachusetts, i residenti stanno protestando perché è stata rimossa la bandiera italiana dipinta su una strada La linea tricolore era un simbolo storico: la sindaca ha difeso la scelta parlando di esigenze di sicurezza stradale.

Il numero 2 di Studio è in edicola

17 Maggio 2011

“È quasi con un brivido di emozione” che avevamo annunciato, due mesi fa sul vecchio blog, l’esordio di Studio nelle edicole e librerie di tutta Italia. L’emozione c’è ancora, soprattutto nel vedere crescere un prodotto che migliora di giorno in giorno, e allora vi comunichiamo che da domani potete trovare il numero 2 di Studio, finalmente. La cover story questa volta è dedicata interamente a Matthew Barney, a un’indagine nel suo presente, passato e futuro. Siamo riusciti a entrare in esclusiva nel suo laboratorio di New York e il fotografo Ari Marcopoulos ha realizzato un portfolio fotografico.

Raccontiamo poi la storia di Parma, in un articolo di Michele Masneri che indaga i meccanismi di una città orfana della famiglia Tanzi, una specie di nuovo duca borghese ormai tramontato. Intervistiamo Roberto Toscano, ex ambasciatore italiano a Teheran, che ci parla di realpolitik, guerra giusta e meno giusta e pacifismo. C’è un’indagine sulla sindrome da Truman show, la convinzione di trovarsi all’interno di un reality; forse una variante del delirio, il disordine mentale che più di tutti si adatta ai tempi che cambiano. Poi un reportage di Fabio Guarnaccia dalla Chinatown milanese attraverso un’intervista a Romanino, uno dei primi cinesi ad arrivare a Milano, negli anni ’30 del novecento. E ancora un’altra intervista, a Michael Young, un’analisi sulla rete, sempre meno utopica e/o anarchica e sempre più divisa in compartimenti stagni. Per finire, un reportage di Andrea Tarabbia da Mosca, in cui riusciamo a entrare nell’esclusivissimo quartiere della Rublevka, una sorta di compound alle porte della città popolato esclusivamente da oligarchi multimilionari.

E ancora moltissimo altro, dai dispacci iniziali fino alle rubriche finali, con più di venti pagine di moda (dallo stile “nuovo formale” al country) e quasi dieci di design. Ci siamo anche allungati di sedici pagine, per farci stare tutto. E la veste grafica è stata (leggermente) rinnovata.

Insomma, di carne al fuoco ce n’è in abbondanza. Sapete dove trovarci. Buona lettura.

Articoli Suggeriti
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Leggi anche ↓
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.