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09:22 giovedì 6 novembre 2025
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms Shanghai, la prima serie tv di Wong Kar-wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.

È in lavorazione un sequel del Diavolo veste Prada in cui Miranda Priestly cade in disgrazia

09 Luglio 2024

Secondo l’affidabilissimo Jordan Ruimy di WorldofReel, per il sequel del Diavolo veste Prada si dà già (quasi) per certo il ritorno sia di Emily Blunt che di Meryl Streep. Resta dunque la terza e ultima parte della santissima trinità che fece l’immensa fortuna del film nel 2006, cioè Anne Hathaway. Al momento non c’è nessuna conferma della sua partecipazione, i fan preoccupati sono andati a ripescare un’intervista dello scorso aprile in cui Hathaway – in quel momento impegnata nel tour promozionale di The Idea of You – diceva che secondo lei sarebbe stato meglio «non sperarci troppo», nel sequel del Diavolo veste Prada. Rivedendo questa intervista, in tanti hanno pensato che forse Hathaway invitava a non avere speranza non tanto nel film quanto nella sua partecipazione allo stesso.

In ogni caso, non serve a granché parlare degli assenti, meglio concentrarsi sui presenti. Di Streep e Blunt abbiamo detto, aggiungiamo anche il ritorno della sceneggiatrice Aline Brosh McKenna. Il sito Pucksecondo il quale la vera protagonista del sequel sarà Emily – ha pubblicato anche un brevissima sinossi, che dice questo: «La carriera di Miranda va male, questo la costringe a rivolgersi a Emily, che adesso è una importante dirigente di un grande azienda del lusso dei cui soldi Miranda ha un disperato bisogno». Vista questa premessa, si può dire che il film è improntato a un certo qual realismo: non c’è un direttore di giornale al mondo che non abbia un disperato bisogno di soldi, in questo momento.

Al momento, tutte le certezze disponibili sul film sono queste. Sappiamo che a produrre il tutto sarà Wendy Finerman, vincitrice dell’Oscar per il Miglior film con Forrest Gump. Assieme a lei ci sarà Disney, che però al momento non ha concesso nessuna dichiarazione ufficiale a riguardo.

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