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19:04 domenica 21 dicembre 2025
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C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

È morta a 101 anni la donna che diede il nome all’hula hoop

Joan Anderson scoprì il gioco in Australia e lo ne coniò il nome, ma il suo contributo venne riconosciuto solo cinquanta anni dopo.

30 Luglio 2025

Si è spenta il 14 luglio scorso in California Joan Anderson, la donna a cui si deve il nome e il successo globale dell’hula hoop: a riportare la notizia è la Bbc, che ricorda anche come il suo contributo alla diffusione del celebre cerchio giocattolo sia rimasto ignoto fino al 2018. È stato il documentario Hula Girl infatti a fare luce sull’incredibile storia dietro la scoperta e il battesimo dell’hula hoop.

Nata a Sydney nel 1923 ma trasferitasi negli Stati Uniti da giovanissima, dopo una carriera da modella di costumi da bagno Anderson s’innamora di un pilota dell’aviazione conosciuto a Bondi Beach e lo sposa poco tempo dopo. Durante un viaggio negli anni ’60 in Australia nota come tanti ragazzini e adulti giochino con strani cerchi in legno che fanno ondeggiare ad altezza fianchi. Affascinata dall’idea, ne porta un esemplare con sé negli Stati Uniti come souvernir. Qualche tempo dopo organizza un incontro con il produttore di giocattoli statunitense Wham-O, proponendogli l’idea: lo ribattezza hula hoop, ovvero il cerchio di hula, perché il sinuoso ondeggiar di fianchi le ricorda l’omonima danza hawaiana. Tra Anderson e l’uomo d’affari si suggella un patto con una stretta di mano: se l’idea avrà successo, l’azienda e la scopritrice del cerchio di legno si divideranno i proventi. 

Invece l’hula hoop diventa un successo planetario quasi senza precedenti ma non solo Anderson non riceverà mai la sua parte di profitti probabilmente milionari: per più di mezzo secolo il suo nome non verrà mai citato pubblicamente come scopritrice del gioco né tantomeno persona che ne individuò il nome perfetto. Anderson si è vista riconoscere i suoi meriti solo nel 2018, quando il documentario Hula Girl fece emergere la sua storia dietro il celebre giocattolo. 

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