Stili di vita | Liste
5 hotel storici italiani in cui passare un weekend
Da una villa palladiana all'albergo più lussuoso dell'Impero Austro Ungarico, dal palazzo dove Wagner terminò il Parsifal al luogo dei sogni di Fellini.
Roma, Milano, Venezia, Napoli, Firenze. Ma c’è anche tutto il resto e, soprattutto d’estate, non è improbabile passare all’inizio o alla fine dei nostri viaggi in città meno rinomate, ma che magari sono la porta d’ingresso delle nostre vacanze al mare o in montagna. Se vi capita, potrebbe essere un’idea scegliere di pernottare in un albergo storico. Sono come monumenti che affascinano e intimoriscono, ma almeno una volta vale la pena entrarci.
Savoia Excelsior Palace – Trieste
Situato sullo storico lungomare di Riva del Mandracchio il maestoso hotel Starhotels Savoia Excelsior Palace offre una vista panoramica sul Golfo di Trieste. Progettato nel 1911 dall’architetto Ladislaus Fiedler, venne definito fin dalla sua inaugurazione nel 1912 «il più importante e lussuoso hotel dell’Impero Austro Ungarico». Con la sua maestosa facciata decorata da giochi di colonne e sculture classiche, che rievoca i fasti mitteleuropei, nel corso della storia l’hotel ha ospitato artistocratici, artisti e diplomatici, e nel 2009, anno in cui ha riaperto dopo un periodo di rinnovamento, parte degli incontri del G8. L’imperatore Franz Joseph I era tra gli ospiti più frequenti: il suo appartamento privato è stato conservato intatto.
Grand Hotel – Rimini
Simbolo della Dolce Vita e luogo dell’immaginario felliniano per eccellenza, nel 2018 il Grand Hotel celebra il suo centodecimo compleanno. La facciata liberty, che si staglia sul mare, testimonia la sua lunga storia, che rivive attraverso i saloni e le stanze arredate con autentici pezzi veneziani e francesi del XVIII secolo, i grandi lampadari di Murano e i marmi preziosi. Fu Federico Fellini, con il suo Amarcord (1973) a esaltare il fascino dell’albergo, trasformandolo in un luogo onirico e senza tempo. Inaugurato nel 1908, nel 1994 il Grand Hotel Rimini è diventato un monumento nazionale.
Hotel Villa Michelangelo – Vicenza
La villa in stile palladiano che ospita l’hotel Starhotels Villa Michelangelo, costruita nel XVIII secolo come residenza estiva della famiglia nobile dei Tomi, è circondata da un parco di cinque ettari con alberi centenari e uliveti. Gli ambienti dell’hotel hanno conservato lo stile originario, caratterizzato da alti soffitti, mobili d’antiquariato e pavimenti in mosaico veneziano. Il ristorante La Loggia è caratterizzato dalle grandi vetrate e dal porticato che affaccia su una distesa di aranceti e piante di limoni. Villa Michelangelo (Starhotels) si trova a 6 chilometri da Vicenza, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1994, dove è possibile visitare numerosi edifici del Palladio, come la maestosa Basilica Palladiana in piazza dei Signori e il Teatro Olimpico.
Hotel Adria – Merano
Circondato dal verde, l’hotel liberty nato nel 1886 sorge a Maia Alta, il quartiere delle ville di Merano. Una breve passeggiata permette di raggiungere i giardini di Castel Trauttmansdorff: considerati tra i più belli d’Italia e d’Europa, riproducono 80 paesaggi diversi con piante provenienti dal mondo intero e d’estate, una volta alla settimana, ospitano le rinomate Serate ai Giardini, intimi concerti sul laghetto delle ninfee con musicisti internazionali.
Grand Hotel et des Palmes – Palermo
Lo storico albergo nasce nel 1874 come residenza privata della famiglia Ingham-Whitaker nel centro di Palermo, che quest’anno ospita la dodicesima edizione di Manifesta 12, biennale nomade europea di arte contemporanea. Dotato di un giardino d’inverno esotico che arrivava fino al mare e un passaggio segreto che lo collegava all’antistante Chiesa anglicana, alla fine del XIX secolo l’edificio passò nelle mani del cavaliere Enrico Ragusa, che nel 1907 decise di trasformarlo nel Grande Albergo delle Palme, progettato dall’architetto Ernesto Basile. Hotel di lusso simbolo della Belle Époque, vide tra i suoi ospiti più illustri il poeta Raymond Roussel, che vi soggiornò fino alla morte, e il compositore Richard Wagner, che nel palazzo terminò la composizione del Parsifal.