Hype ↓
16:46 mercoledì 5 novembre 2025
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare i suoi film per addestrare Sora 2 a crearne delle brutte copie Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms Shanghai, la prima serie tv di Wong Kar-wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.

È morta Bobbi Ercoline, la ragazza della foto simbolo di Woodstock

30 Marzo 2023

Morta il 18 marzo a 73 anni di leucemia, Bobbi Ercoline è rimasta fino alla fine insieme a Nick, il ragazzo che abbracciava nella fotografia che è diventata il simbolo di Woodstock. Ai tempi dello scatto Bobbi e Nick si frequentavano da 10 settimane: dopo aver partecipato insieme all’evento che verrà ricordato per sempre come la celebrazione dell’amore libero, i due si sono sposati, nel 1971, e sono rimasti insieme per 54 anni, fino alla morte di Bobbi. Dalla loro unione sono nai due figli, e da loro quattro nipoti. L’immagine, allora, non è soltanto il simbolo dell’evento musicale e culturale che ha segnato un’epoca, ma racchiude anche una bellissima storia d’amore: l’articolo da leggere per ripercorrerla è quello di Alex Traub sul New York Times.

Lo scatto di Burk Uzzle, fotografo di Time Magazine, ritrae Bobbi insieme al suo fidanzato Nick, in piedi, abbracciati sotto a una trapunta. Il fotografo ha spiegato poi che aveva cercato uno scatto in cui la curvatura della collina si accordasse alla curvatura delle teste. Ma a rendere l’immagine così evocativa dell’atmosfera del festival è anche la bandierina gialla e rossa a forma di farfalla sulla destra e la quantità di persone sullo sfondo. La foto venne scattata all’alba del 16 agosto, mentre il pubblico ascoltava la performance dei Jefferson Airplane e venne selezionata per la copertina dell’album Woodstock, uscito nel 1970.

Bobbi e Nick erano rimasti al festival soltanto per una notte e senza mai avvicinarsi al palco: ascoltarono la musica da uno spazio erboso abbastanza lontano. Il giorno in cui uscì la colonna sonora di Woodstock, il loro gruppo di amici ne acquistò una copia e il gruppo si riunì per ascoltarla. Come hanno raccontato in seguito, i due ci misero un po’ a rendersi conto di essere sulla copertina perché per prima cosa guardarono il retro del disco per vedere quali canzoni erano state incluse. Poi, girandolo, riconobbero la trapunta (trovata e raccolta nell’area del festival) ancora prima di loro stessi. «È stato allora che ho capito che dovevo dire a mia madre che ero andata a Woodstock», ha ricordato Ercoline parlando con il New York Post nel 2019, in occasione del cinquantesimo anniversario del festival. Bobbi e Nick hanno sempre vissuto a Pine Bush: Bobbi era un’infermiera in pensione, Nick un falegname.

Articoli Suggeriti
Giorgio Forattini, un qualunquista a Repubblica

Muore a 94 anni il vignettista più riconosciuto e riconoscibile nella storia dei giornali italiani, dalla gobba di Andreotti al pisellino di Spadolini.

In occasione del cinquantesimo anniversario dalla morte di Pasolini, Cam Sugar ha pubblicato la colonna sonora di Porcile

Creata dal compositore, direttore d’orchestra e pianista italiano Benedetto Ghiglia, è composta dai dodici brani che amplificano la violenza allegorica del film.

Leggi anche ↓
Giorgio Forattini, un qualunquista a Repubblica

Muore a 94 anni il vignettista più riconosciuto e riconoscibile nella storia dei giornali italiani, dalla gobba di Andreotti al pisellino di Spadolini.

In occasione del cinquantesimo anniversario dalla morte di Pasolini, Cam Sugar ha pubblicato la colonna sonora di Porcile

Creata dal compositore, direttore d’orchestra e pianista italiano Benedetto Ghiglia, è composta dai dodici brani che amplificano la violenza allegorica del film.

Avevamo davvero bisogno di capire che l’attivismo social non può sostituire il dibattito culturale?

Il lancio di stracci tra attiviste e Lucarelli ci ricorda l’importanza, anche nel 2025, di avere strutture che possano filtrare, modificare, ponderare le opinioni prima di immetterle nel discorso pubblico.

È uscito il trailer di Blossoms Shanghai, la prima serie tv di Wong Kar-wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista

Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.

È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese

Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.

Un semplice incidente è la più grande sfida che Jafar Panahi ha mai lanciato al regime iraniano

Palma d'oro a Cannes, serissimo candidato all'Oscar per il Miglior film internazionale, nel suo nuovo film il regista immagina gli iraniani alle prese con l'inimmaginabile: quello che succederà dopo la fine della Repubblica islamica.