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05:34 domenica 29 giugno 2025
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

Cos’è il gaslighting e come usarlo per fare carriera

03 Ottobre 2017

Un esempio: mentre facciamo una domanda al nostro collega, lui non distoglie lo sguardo dallo schermo del suo cellulare, sui cui sta digitando alcuni messaggi. Attendiamo una risposta che non arriva mai. Forse abbiamo soltanto immaginato di aver parlato? Forse il nostro tono di voce era troppo basso e lui non ha sentito. Forse ha problemi di udito, poverino. Un altro esempio: durante una riunione proponiamo un tema da discutere con urgenza. «Di questo avevamo già parlato, andiamo avanti», ci liquida immediatamente lui, davanti a tutti. Gli altri annuiscono e il meeting procede come se niente fosse. Ma come, ci chiediamo smettendo di ascoltare. Ne siamo certi: non ricordiamo affatto di aver sentito affrontare l’argomento. Sarà la stanchezza? Sarà lo stress? Cosa sta succedendo ultimamente alla nostra memoria, fino ad ora infallibile? La riunione è terminata e non abbiamo prestato attenzione.

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Questi sono solo due piccoli esempi di gaslighting, una forma di violenza psicologica che lede il senso di realtà della vittima, portandola a dubitare della sua stessa memoria, lucidità e percezione, nonché minandola nella sua autostima e corrodendo la sua sicurezza di sé. Il termine deriva da un film degli anni ’40, Gaslight, in cui c’è un marito che cerca di far impazzire la moglie modificando piccoli dettagli della casa: come ad esempio (ed ecco perché si dice così) l’affievolimento graduale delle luci a gas, che insiste essere frutto dell’immaginazione di lei.

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The Cooper Review, rivista di umorismo aziendale e tecnologico ideata dalla scrittrice e comica Sarah Cooper, ha pubblicato una serie di esilaranti vignette che illustrano 8 classici episodi di gaslighting (di solito effettuati dagli uomini nei confronti delle donne, ma non è detto sia sempre così), sottolineando come assumere un comportamento simile, sul lavoro, possa aiutare a fare carriera, mandando in confusione i propri colleghi e dimostrandosi così brillanti e sicuri, a scapito degli altri e senza dover contare su competenze reali. Una tecnica che (purtroppo) può funzionare in ambienti estremamente competitivi, ma non in quelli dov’è richiesta la collaborazione e il lavoro di gruppo: mettere k.o. i propri colleghi e la loro autostima quando il contributo di ognuno è importante, infatti, potrebbe dimostrarsi controproducente.

Immagini via The Cooper Review
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