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La Tv argentina ha scambiato Gasperini per il truffatore delle pensioni che si era travestito da sua madre Un meme molto condiviso sui social italiani è stato trasmesso dal tg argentino, che ha scambiato Gasperini per il Mrs. Doubtfire della truffa.
La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.
A giudicare dai nomi in gara, Carlo Conti vuole che Sanremo 2026 piaccia soprattutto ai giovani Tanti nomi emergenti, molto rap e veterani al minimo: è questo il trend di Sanremo 2026, pensato per un pubblico social e under trenta.
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.

Il rebranding dell’Eurovision per il 70esimo anniversario non sta andando per niente bene

Il nuovo logo, soprattutto, non piace né ai fan né ai graphic designer, che già chiedono di tornare alla versione precedente.

22 Agosto 2025

La prossima edizione dell’Eurovision Song Contest sarà quella in cui la competizione compie 70 anni, una storia ormai lunga fatta di musica e camp. Un mix perfettamente sintetizzato dal Chameleon Heart, un cuore stilizzato che da anni campeggia al centro del logo della manifestazione, al posto della lettera v di Eurovision. Prima dell’adozione di questo logo, la consuetudine era quella di realizzarne uno ad hoc per ogni annata, influenzato anche dalla cultura del Paese ospitante.

I vertici dell’EBU (European Broadcast Union), organizzatore dell’evento, hanno pensato fosse arrivato il momento di un aggiornamento del logo, conservandone però il cuore (sia in senso letterale, cioè il segno grafico a forma di cuore, che figurato, cioè lo spirito giocoso), che caratterizza la scritta da tanti anni. È stato commissionato anche un font dedicato, chiamato Singing Sans, che riprendere lo stile grafico molto giocoso del precedente. Nonostante gli sforzi, però, il rebranding dell’Eurovision non sta andando come previsto, almeno a leggere i commenti all’annuncio su Instagram. Anzi, DesignTaxi ha raccolto una piccola selezione delle innumerevoli critiche mosse a questa nuova veste grafica della manifestazione.

Le principali riguardano la perdita di equilibrio nel logo finale, ora interamente calligrafico, rispetto al predecessore dove c’era uno stacco armonico tra la parola Eurovision e il ben più sobrio font maiuscolo sans serif di “Song Contest”. Il nuovo logo conserva il cuore, ma lo rende 3D, vanificando dunque quella sintesi grafica che permetteva di re-immaginarlo come lettera-logo, trasformandolo in base alle necessità. La critica più puntuale però sembra essere quella degli utenti che sottolineano come questo logo, oltre che ad essere meno leggibile e meno bilanciato, racconta poco dell’identità della manifestazione, risultando più infantile che camp o kitsch, ovvero due caratteristiche distintive della direzione presa dall’evento, soprattutto negli ultimi anni.

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