Cose che succedono | Cinema

È morta Eleanor Coppola, l’autrice del bellissimo documentario su Apocalypse Now

Domenica 14 aprile è morta a Rutherford, California, all’età di 87 anni, Eleanor Coppola. Nella sua vita è stata artista, scrittrice,  sceneggiatrice e regista. Eleanor e Francis sono stati sposati per 60 anni: si erano conosciuti nel 1963 sul set di Dementia 13, film horror prodotto da Roger Corman, esordio alla regia e alla scrittura di un allora 24enne Francis. Insieme hanno avuto tre figli: Gian-Carlo, Roman e Sofia. Dopo l’arrivo della notizia, tutti i giornali e le riviste specializzate hanno confermato che Megalopolis, il nuovo film di Coppola che sarà presentato in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes (ne abbiamo scritto qui), sarà dedicato alla memoria della moglie.

Eleanor Coppola è una figura quasi leggendaria a Hollywood. La sua leggenda si fonda su un libro e su un film documentario. Il libro è Appunti dietro la cinepresa di Apocalypse Now: il suo primo libro, uscito negli Stati Uniti nel 1979 e in Italia un anno dopo, per Il formichiere (c’è stata poi, nel 2004, una nuova edizione, attualmente esaurita, di Minimum Fax intitolata Diario dall’Apocalisse. Dietro le quinte del capolavoro di Francis Ford Coppola). È stato uno dei primi making of letterari della storia del cinema americano, un racconto a metà tra il documentario moderno e il romanzo d’avventura ottocentesco, cronaca di una delle più memorabili e inimmaginabili imprese artistiche mai realizzate dall’essere umano. Dodici anni dopo, Coppola decise di raccontare ancora una volta quella storia, questa volta in un film, il suo esordio alla regia: Hearts of Darkness: A Filmmaker’s Apocalypse – pessimamente reintitolato Viaggio all’inferno dai distributori italiani – è ancora oggi uno dei più grandi, spericolati, ansiogeni, illuminanti, commoventi film sui film che siano mai stati realizzati. La crisi isterica di Charlie Sheen ripresa mentre accadeva, l’incendio che carbonizzò uno dei più grandi e costosi set realizzati per il film, tifoni, ricoveri, continui cambiamenti al cast e modifiche alla sceneggiatura: guardando il documentario di Coppola su Coppola si capisce che miracolo sia stato Apocalypse Now, che fortuna abbiamo avuto noi a poter vedere una simile opera d’arte e che fortuna hanno avuto i protagonisti a sopravvivere alla realizzazione della stessa. Se volete vederlo (dovreste), è su YouTube.

Nel prosieguo della sua carriera Coppola sarà la direttrice della fotografia di diversi film, girerà altri documentari – ancora su Apocalypse Now, stavolta sulle musiche del film, e poi sul making of di Marie Antoinette della figlia Sofia – dirigerà il suo primo film “di finzione” (il bellissimo e sottovalutatissimo Paris can wait) e scriverà altri libri. Un altro libro soltanto, in realtà. Ma anche questo bellissimo, un autobiografia sua e di suo marito, un racconto della loro famiglia e del loro lavoro: si intitola Notes on a Life, è uscito nel 2008, in Italia è ancora inedito ma, se volete, ne potete leggere un estratto pubblicato sul New York Times.