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16:43 mercoledì 30 aprile 2025
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.

Dove vanno a finire le foto di Facebook?

09 Luglio 2012

Nel Circolo Polare Artico.
No, non si tratta di privacy, di informazioni personali, di dati non cancellati dalla compagnia di Zuckerberg dopo l’eliminazione del vostro profilo. Non si tratta di polemiche, insomma. Il fatto è che Facebook ha bisogno di nuovi server, con un’utenza che ha raggiunto i 900 milioni di membri, e punta al miliardo. E per gestire una tale mole di dati sta costruendo il suo primo “magazzino” di server. Dove? A Luleå, nell’estremo settentrione della Svezia, 60 miglia a sud del Circolo Polare Artico, per una ragione tanto semplice quanto imprescindibile: il freddo.

Le “servers farm” consumano, infatti, non solo un gigantesco quantitativo di energia per l’alimentazione: la spesa va raddoppiata per consentire il raffreddamento degli importantissimi macchinari. Spostandosi in una zona in cui la temperatura media annua non supera i 5 gradi, Facebook sfrutterà gratuitamente i servigi della natura. La “Nordic operation” costerà al popolare social network all’incirca 700 milioni di dollari ma permetterà di risparmiare molti altri milioni in spese di elettricità. Decine di migliaia di server saranno dislocati in un’area occupata da tre grandi edifici che copriranno circa ottanta mila metri quadrati. Il calore prodotto dai server verrà invece “riciclato” per riscaldare gli uffici dei dipendenti.

(via Smithsonian Mag)

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