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Coachella non è più lo stesso

Il festival più instagrammato al mondo è cambiato: tra prezzi alle stelle, performance fallimentari e campeggi sporchi e affollati, l'edizione di quest'anno è anche la più criticata.

di Alice Monorchio

Dopo l’avvento di influencer e Instagram, il Coachella – il festival che si tiene ogni anno per due weekend di aprile a Indio, in California – si è rapidamente trasformato da uno degli eventi musicali più conosciuti al mondo a una succursale della fashion week, dove a contare più degli artisti e delle loro performance erano i look esibiti dai “festival goers”. Dopo la pandemia, però, qualcosa è cambiato: sarà colpa della recessione imminente, ma scorrendo TikTok è facile oggi imbattersi in resoconti più veritieri e meno patinati dell’esperienza Coachella e se sono ancora tante le influencer che registrano video e si scattano foto nelle case messe a disposizione dai brand, sono decisamente di più le persone che discutono dell’aumento vertiginoso dei prezzi e di quanto costa un weekend al Coachella.

Il Festival, che è nato nel 1999 da un’idea di Paul Tollet e Rick Van Sante e inizialmente era dedicato allo scouting di artisti emergenti, soprattutto nella scena punk, è da molti anni ormai uno dei palcoscenici più importanti: qui si sono esibiti praticamente tutti, da Beyoncé a Kanye West, dai Blink-182 ai Rolling Stones. Secondo alcune stime, in vent’anni i prezzi dei biglietti sono aumentati del 1000 per mille (un fenomeno organico, ma che nel post pandemia ha subito rialzi notevolissimi in tutto il settore della musica live): se nel 1999 un biglietto costava infatti solo 50 dollari, oggi il pacchetto base per i tre giorni si aggira intorno ai 500 dollari, 900 per l’accesso Vip. Dopo essere stato altissimo negli ultimi dieci anni, oggi l’hype intorno al Coachella sta però decisamente diminuendo: forse tutti gli influencer che lo hanno infestato negli ultimi anni hanno finito per allontanare chi di solito frequenta i festival? “Coachella pre influencer era was elite”, dice nostalgica @tickettosarahdise in un video in cui ci sono foto che vanno dal 2011 al 2015 e che ha raggiunto quasi 3 milioni di visualizzazioni. Secondo il San Diego Union Tribune, lo scorso venerdì c’erano infatti ancora molti biglietti disponibili, fatto piuttosto raro quando si parla di eventi musicali di questa portata: erano disponibili sia biglietti per il weekend imminente, sia pacchetti Vip per quello successivo. Solo qualche anno fa, i biglietti finivano nel giro di poche ore, in qualche caso minuti: basti pensare che nel 2019, l’ultima edizione prima dello stop dovuto alla pandemia, tutti i biglietti – di tutte le tipologie – erano esauriti dopo 40 minuti.

Quest’anno, una delle performance più attese era Frank Ocean, che tornava a esibirsi live dopo sei anni. L’anticipazione e le aspettative erano tali che molti fan hanno aspettato dieci ore davanti al palco prima che il concerto iniziasse, come racconta l’utente @seth.lopez. Il live però è iniziato un’ora dopo, alle 11 di sera, e visto che Coachella deve aderire a delle rigide regole per quanto riguarda il coprifuoco, a mezzanotte la musica è stata spenta e Frank Ocean è andato via senza salutare il pubblico. Su TikTok ci sono state lamentele anche riguardo alla performance in sé: Ocean è apparso in gran parte attraverso uno schermo video, ha cantato pochi brani live (perlopiù era in lip-sync) e ha anche fatto un quarto d’ora di dj-set non particolarmente apprezzato. «Le persone hanno pagato migliaia di dollari per vederti e tu non riesci neanche a presentarti in orario? Tutto questo è inaccettabile» si è sfogata la creator @pablo, delusa come i moltissimi fan che in questi giorni stanno discutendo di Frank Ocean sulla piattaforma, tra chi lo difende e chi non capisce perché abbia accettato di partecipare se evidentemente è ancora scosso per la perdita del fratello, accaduta nel 2020 [le ultime notizie parlano di una performance cambiata all’ultimo momento per via di un problema di salute dello stesso Ocean, nda].

Se poi fino a qualche anno fa i contenuti legati al Coachella erano perlopiù quelli degli influencer invitati dai brand che facevano party in piscina, mostrando i loro look e make-up su Instagram – tant’è che esiste un “Coachella look” anche fuori dal Coachella – senza praticamente mai menzionare il fatto che ci fossero degli artisti a esibirsi su un palco, quest’anno, grazie a TikTok, a dominare sono invece i racconti di chi il festival se lo vive senza sponsorizzazioni, “supplied by” o “gifted by”. D’altronde, partecipare a un festival musicale per moltissimi vuol dire dormire in tenda, arrangiarsi per fare una doccia e prepararsi, cercando di limitare quello che si spende, tutte cose che erano mancate nel racconto social del Coachella.

In questo primo weekend, @jackietanti ha parlato dei costi esorbitanti di cibo e bevande in un video che ha raccolto più di due milioni di visualizzazioni: “Voglio che lo sappiate tutti, due caffè e due burrito ci sono costati 64 dollari. Il capitalismo è davvero fuori di testa oggi”, dice con un’espressione rassegnata assieme all’amica. @yvetteciao ha documentato tutto quello che ha mangiato durante il secondo giorno di festival: patatine fritte con chili e formaggio, bahn mì, barbeque Mac and Cheese e tre drink per un totale di 172 dollari. Il suo video ha quasi due milioni di visualizzazioni e in uno dei commenti con più like si legge: “Quando mi sento in colpa per quello che ho speso in un giorno guardo uno di questi video e mi sento meglio”.

Cibo e bevande non sono ovviamente l’unica spesa di cui tener conto e scrollando su Reddit si leggono commenti di quanto anche i costi di Airbnb (e non di case con piscina, palestra e giardino, ma di semplici appartamenti) siano gonfiati durante i weekend del festival. Un appartamento può arrivare a costare anche 3.000 dollari per quattro notti, motivo per cui in tanti scelgono di andare in campeggio. In questi giorni basta scorrere l’hashtag #CoachellaCamping per trovarci migliaia di video di utenti che condividono la loro esperienza in campeggio in curiosi vlog-diario, prendendo in giro il formato “Get Ready with Me” di influencer e creator mentre sono in coda ai bagni chimici o in attesa di poter attaccare la propria piastra per capelli negli spazi comuni, gli unici dove sono disponibili le prese per la corrente. “È il secondo giorno e devo dire che oggi mi sento molto stanca,” dice una ragazza, “nella tenda fa caldissimo, sto bevendo del Gatorade per ritrovare un po’ di energia”. “Bisogna fare una fila incredibile per le docce, per non parlare delle condizioni dei bagni pubblici,” si lamenta un’altra. Magari sarà la loro prima volta a un festival, ma nessuno aveva mai parlato prima di quanto facessero schifo i bagni del Coachella, almeno sui social.