Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
C’è un X-Factor del porno

Il 20 maggio è iniziato The Sex Factor, che è esattamente quello che sembra: un X-Factor dell’industria pornografica. Lo show è costruito in maniera molto simile al suo “corrispettivo” canoro: otto uomini e otto donne mai comparsi in video prima dovranno imparare l’arte della recitazione porno e vincere il premio: un milione di dollari, e probabilmente un contratto in una futura produzione (il sito ufficiale non è chiaro a questo proposito, ma si parla di trovare «the next top stars»). I concorrenti sono divisi, come in X-Factor, in “squadre” capitanate dai quattro diversi giudici.
The Sex Factor è prodotto da xHamster, uno dei più popolari siti di streaming porno (a maggio 2016, l’ottantottesimo sito più visitato al mondo), e la prima stagione vede come presentatrice Asa Akira, celebre attrice americana di origine giapponese. I giudici sono Keiran Lee, uno degli attori più famosi, di nazionalità inglese (il suo pene è assicurato per 1 milione di dollari); Tori Black, classe 1988, più di 320 film girati; Remy Lacroix, tornata sul set dopo un periodo di abbandono; Lexi Belle.
Tra i concorrenti ci sono Veronica Vain, un’ex stagista di Wall Street di 22 anni; l’ex Suicide Girl Adrian Lee Ray; Buddy Hollywood, che si definisce «il prossimo Quentin Tarantino»; The Colonel, figlio di un militare. Sono già aperte le iscrizioni per le prossime edizioni, qui.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.