Come un manuale di galateo degli anni '70 può insegnare ancora molto sulla buona creanza contemporanea e (anche) nel web.
Breve storia di quello con la maglietta di un altro colore. Significato e radici del ruolo del portiere, dai riti di fertilità del Medioevo fino al Maracanã.
Considerazioni sul tour italiano di Sasha Grey, sull'entusiasmo per l'ex pornostar e per la sua carriera intellettuale e rinascimentale.
Il libro anonimo di un inside man del calcio (giocato) inglese, che svela pochi scandali ma molta ipocrisia. La nostra.
Nella Pasqua del 1964, al largo delle coste inglesi, nasce la prima radio pirata. Storia di una rivoluzione musicale, sì, ma soprattutto liberale.
Una settimana a monitorare il monitoraggio social dei neo-eletti 5 Stelle. Diario per immagini di una strana concezione di #OpenCamera.
Il ritiro di Michael Owen, a 33 anni. Elogio del Golden Boy ripercorrendone la carriera, dai successi di Liverpool all'ultima rete, la n° 150 in Premier League.
Intervista a Jonathan Wilson, giornalista e scrittore sportivo, direttore di The Blizzard. Dall'accademia al pallone, discorso sui grandi sistemi del calcio.
Tutti scrivono di calcio, saremo tutti giornalisti sportivi? O forse è il giornalismo sportivo a essere cambiato?
Un viaggio in Etiopia, alla ricerca di radici personali e di un intero Paese. Intervista allo scrittore Vincenzo Latronico sul suo ultimo libro.
Un documentario fotografa, finalmente, il movimento Casual, dagli stadi alla moda. Un racconto per immagini e play by play.
Da dove viene l'abitudine di mangiare cavallo, e perché è un tabù in alcuni paesi? Breve storia della carne al centro dell'ultimo scandalo alimentare.
Compie 40 anni il centrocampista ex Real Madrid e Chelsea che ha ridefinito il modo di intendere il centrocampo (e soprattutto l'ha rinominato).
Fenomenologia del penalty, da Osvaldo a Panenka, da Baggio a Drogba. Segnare, sbagliare, ma è la cornice l'aspetto davvero importante.
Intervista a Brian Phillips, profondo innovatore del giornalismo sportivo: discorso sul calcio contemporaneo e su come se ne dovrebbe parlare.
Storia di una famiglia che ha vissuto 40 anni senza contatti umani, nella profonda Taiga siberiana, e di come, alla fine, la storia li ha raggiunti.