Ci siamo: è in edicola il nuovo Studio: la cover story su Google, il reportage sull'International New York Times, il ritratto di Christian De Sica. E molto altro.
Intervista a Peter Landesman, regista del film Parkland un punto di vista alternativo (ma fedele) sull'omicidio JFK. Si parla dell'importanza delle immagini e dei sentimenti, di giornalismo e del corpo di Kennedy.
Sul New York Times un editorialista di Zeit riapre in Germania il dibattito sull' anti-militarismo tedesco e sul ruolo, estremamente marginale, del paese nella risoluzione delle grandi crisi globali.
Storia dell'unico filmato della morte di JFK, dei suoi diritti, della sua distribuzione. E dell'uomo che involontariamente girò una delle testimonianze più importanti del secolo: Abraham Zapruder.
Comincia un nuovo round di negoziati sull'atomica iraniana. Ecco perché in questa fase la Francia ha un ruolo di primo piano, a Teheran e in Medio Oriente.
Oh Boy e Frances Ha: due film, accomunati dalla scelta del bianco e nero, che raccontano i venti-trentenni contemporanei senza cercare facili scorciatoie nell'ironia.
Il motivo del successo di "What Would I Say", l'app che scrive status di Facebook: la sua stupidità. Noi e la paura delle macchine, dall'uncanny valley ai bot di Twitter.
Il nuovo Noah del regista statunitense sarà uno dei suoi capolavori come Requiem for a dream oppure entrerà a far parte della lista dei fallimenti, come The Fountain?
"Il nuovo sogno cinese", di Simone Pieranni, racconta la transizione del potere del Partito Comunista di Mao tra intrighi, scandali, auto di lusso e aperture all'economia di mercato.
Le sei nazionali sudamericane che giocheranno in Brasile, nel giugno 2014, analizzate per punti. Quelli deboli, quelli forti, quelli di domanda.