Hype ↓
08:51 giovedì 18 dicembre 2025
In un editoriale su Politico, Pedro Sánchez ha definito la crisi abitativa «la più grande emergenza di questa epoca» E ha invitato tutti i Paesi dell'Ue a iniziare a trattare il diritto alla casa come quello alla sanità e all'istruzione.
La Romania spenderà un miliardo di euro per costruire Dracula Land, un enorme parco giochi a tema vampiri Il parco verrà costruito vicino a Bucarest e l'intenzione è di competere addirittura con Disneyland Paris.
Tra i 12 film nella shortlist dell’Oscar al Miglior film internazionale ce ne sono tre che parlano di Palestina È invece rimasto fuori dalla lista Familia: il film di Francesco Costabile, purtroppo, non ha passato neanche la prima selezione dell’Academy.
I sostenitori di Trump sono andati sotto l’ultimo post Instagram di Romy Reiner a festeggiare la morte del padre A fomentare ulteriormente il loro odio è stata la breve didascalia del post che contiene una frase contro Trump.
La Spagna introdurrà un abbonamento mensile di 60 euro per viaggiare con tutti i mezzi pubblici in tutto il Paese È il secondo Paese in Europa che prende un'iniziativa simile: prima c'era stata la Germania, il cui abbonamento mensile costa anche meno.
Amazon installerà nei Kindle una AI che ti spiega i libri se non li hai capiti
 La nuova funzione si chiama "Ask This Book” e servirà ai lettori confusi, distratti o non proprio sveglissimi.
Il distributore americano Neon ha organizzato una proiezione per soli manager di No Other Choice di Park Chan-wook, che è un film su un uomo che uccide manager Con tanto di lettera indirizzata a tutti i Ceo delle aziende Fortune 500, invitati a vedere il film il 17 dicembre a New York alle ore 17 locali.
Zohran Mamdani ha fatto una performance in un museo di New York invitando i cittadini a dirgli quello che pensano di lui Ispirandosi alla celebre performance di Marina Abramović, il sindaco ha offerto colloqui di tre minuti a chiunque volesse parlargli.

Una teoria su Annalisa

La brava ragazza ligure un po’ riservata e laureata in fisica ha incontrato il classico bivio del pop italiano e, come sta dimostrando a Sanremo, ha fatto la sua scelta: sarà quella giusta?

08 Febbraio 2024

Io me li ricordo i Sanremo degli anni scorsi in cui a un certo punto nella sempre lunghissima scaletta dei cantanti in gara si palesava Annalisa. Arrivava, cantava un pezzo quasi sempre tragico, più o meno melenso, più o meno romantico e una vena di tristezza increspava i suoi grandi occhi e poi se ne andava. Una volta è addirittura arrivata terza, ma in realtà quasi sempre se ne andava in quella zona che come sanno bene le memorie storiche della kermesse non serve a niente: metà classifica. Dopotutto se arrivi ultimo sei Vasco, sei Zucchero. È perché non vieni capito, è perché sei troppo avanti e incompreso. È perché il palco di Sanremo non si addice alla tua poetica e alla tua musica. La metà classifica invece è fatta di pezzi dimenticabili e giustamente quasi sempre dimenticati. Annalisa ricopriva il ruolo della brava ragazza (è laureata in fisica!! Metto due punti esclamativi perché è una cosa che esce sempre quando si parla di lei), carina, uscita dai talent (è arrivata seconda ad Amici 2011) che faceva il pezzo un po’ struggente sul lasciarsi ma amarsi ancora e chi lo sa che ne sarà di questa storia.

Io me li ricordo i Sanremo degli anni scorsi in cui dicevo – a me, a qualcuno che lo vedeva con me, a nessuno, a Twitter – ma perché questa povera ragazza che è tanto carina ed è laureata in fisica non fa un’altra cosa? Perché le danno da cantare sempre questi pezzi melensi? Me li ricordo quei Sanremo. Fino all’anno scorso, quando non ha partecipato e ha cantato “Bellissima” sul palco esterno (siccome abbiamo un sacco di tempo da buttare noi nelle fredde sere di febbraio, gli autori di Sanremo non si perdono d’animo e allestiscono pure i palchi esterni, capito) e ho pensato (o detto, chi lo sa) una volta che aveva un pezzo e ha capito finalmente cosa fare Annalisa mi canta all’addiaccio. Seminuda. Non concorre. Questa valla a capire.

Era da poco iniziata l’ascesa di Annalisa: nuovo produttore, nuovo look, nuovi balletti (alla faccia di un suo disco del 2013 che titolava Non so ballare), nuovi pezzi. E poi addirittura i tormentoni estivi, per giunta con situazioni contorte da rendere necessario forse un grafico esplicativo (cos’è la Disco Paradise che questo tipo le dovrebbe fare nella canzone con Fedez e gli Articolo 31? E in “Mon Amour” dove ha visto lei che bacia lui, il lui di prima è lo stesso del lui dopo? Questa valla a capire).

La brava ragazza ligure un po’ riservata, laureata in fisica aveva incontrato il classico bivio che si mette davanti alle cantanti italiane, specialmente se uscite dai talent. Vuoi continuare a fare canzoni strappacuore senza che nessuno si strappi davvero il cuore tutta occhioni dolci e frangia sbarazzina o vuoi dover prendere una casa più grande perché non ti ci stanno i dischi di platino e far ballare nei villaggi vacanze con i tuoi pezzi in heavy rotation e magari aprire pure un pride? Guarda come ha fatto Elodie, che adesso riempie il Forum e le fanno i documentari ed è dappertutto e litiga con Gino Paoli. Allora, cosa vuoi fare? La sventurata rispose.

La vedo ora Annalisa, a Sanremo 2024, insieme a una trentina di artisti in gara, con il suo pezzo giusto, con il giusto ritornello ripetitivo, catchy e un po’ dance che ti entra in testa. “Sinceramente” la senti e subito muovi il piedino, fai il ballettino testa-spalla. Funziona. Pensi eccola la nuova Annalisa. Brava che ce l’hai fatta.

E poi il giorno dopo ti ascolti diligentemente la playlist di tutti e trenta i pezzi di Sanremo. E ti rendi conto – nel caso non fosse sufficientemente chiaro sin dalla sera prima – che sono tutti praticamente uguali. Ché sono tutti così: intro – strofa semi tranquilla – dance – strofa più carica – bridge tranquillo – esplosione trascinatrice. Tutti, anche quello dei Ricchi e Poveri. Non li distingui, sono in gran parte intercambiabili, e nella serata cover potrebbero un po’ fare come a 4 Ristoranti: e adesso tutti cantano i pezzi di tutti. Rimescoliamoli e vediamo chi se ne accorge.

Devono avere detto a tutti la stessa cosa, che se non si mettono le basi per il prossimo tormentone estivo possono appendere il microfono al chiodo. Devono aver detto a tutti che se la loro canzone non viene utilizzata su TikTok o sui Reel «è vecchio tutto quello che lei fa». Se non diventi un meme di Sapore di Male durante Sanremo e nelle settimane successive c’è poco da fare, non funzioni. Au revoir.

Me la immagino Annalisa. Avrà pensato dai che magari stavolta vinco ma se anche stavolta non vinco chissenefrega, ho iniziato a fare i balletti prima di un sacco di gente qui dentro, il pubblico se lo ricorderà. Intanto colleziono dischi di platino e ho una make-up artist pazzesca. E poi oh, mal che vada io sono comunque quella che si è laureata in fisica.

Articoli Suggeriti
Leggi anche ↓
I migliori film e serie tv del 2025

Una selezione delle cose che ci sono piaciute di più quest'anno, in televisione e al cinema.

Tra i 12 film nella shortlist dell’Oscar al Miglior film internazionale ce ne sono tre che parlano di Palestina

È invece rimasto fuori dalla lista Familia: il film di Francesco Costabile, purtroppo, non ha passato neanche la prima selezione dell’Academy.

Mick Herron resta un convinto pessimista, nonostante il successo di Slow Horses

Da pendolare e scrittore part time ad autore di una saga diventata una delle serie tv più amate di questi anni: una conversazione con Mick Herron su spie, terrorismo, depressione, meteo inglese e Gary Oldman.

Rob Reiner voleva che tutti vivessero felici e contenti

Era amato dal pubblico, era amato dai critici, era amato dagli attori, era amato dagli sceneggiatori: Reiner è stato uno dei maestri americani, una delle più influenti e carismatiche personalità mai viste a Hollywood.

Cosa c’è nei primi sei minuti dell’Odissea di Christopher Nolan che sono già stati mostrati nei cinema americani

Se vi state chiedendo se si vede il Polifemo animatronico annunciato dal regista, la risposta è sì. Però poco.

di Studio
I migliori libri del 2025

Dieci libri selezionati dalla redazione di Rivista Studio tra tutti quelli usciti quest'anno.