Settemila studenti, i più piccoli tra gli 8 e i 10 anni di età, impareranno ad assemblare e pilotare droni. A questo porta la paura di un attacco della Russia.
In Repubblica Ceca una politica si è ritirata dalle elezioni perché accusata di aver assoldato un sicario per uccidere un cane
Margita Balaštíková, però, nega tutto: non ha mai voluto uccidere il cane, solo rovinare la vita al padrone, il suo ex marito.

Quanti voti può costare l’omicidio su commissione di un cane a un partito populista di estrema destra? All’incredibile domanda, ormai non più ipotetica, potremo presto rispondere grazie a un bizzarro caso di politica locale e cronaca nera in Repubblica Ceca. Lo scandalo ha travolto una delle candidate alle prossime elezioni del movimento di Andrej Babiš. Ampiamente avanti nei sondaggi, il partito ANO (“sì” in ceco) deve ora riguadagnare la fiducia di un elettorato amante degli animali, indignato dalle accuse mosse nei confronti di Margita Balaštíková, che in molto analisti e commentatori già davano per certa come prossima ministra dell’Agricoltura, come riporta Politico.
Nelle scorse ore sono infatti trapelati alcuni audio – su cui sta indagando la polizia ceca – pubblicati dal sito Seznam Zprávy, in cui Balaštíková si metterebbe in contatto con un presunto cecchino affinché uccida il cane della nuova compagna dell’ex marito. La morte dell’animale domestico (che per fortuna non si è realizzata) farebbe parte, secondo gli accusatori di Balaštíková, di un elaborato piano di rivalsa sull’ex marito, che prevedeva anche di comprometterne la reputazione professionale e portare al fallimento la sua azienda.
Balaštíková ha smentito l’autenticità degli audio, sostenendo che si tratti di falsi, artatamente e malignamente manipolati, e che il loro tempismo dimostri come tutta questa storia sia in realtà un attacco mosso da avversari politici a lei e al prossimo partito di governo (che comunque l’ha subito costretta a farsi da parte e l’ha rimossa dalle liste elettorali). D’altronde la Repubblica Ceca è uno degli Stati europei in cui l’amore per gli animali è più diffuso e sentito: in ben il 42 per cento delle case ceche c’è almeno un cane come animale di compagnia. «Non possiamo avere gente così nel nostro movimento… […] Perché tutti amiamo gli animali», ha detto Babiš, ufficializzando l’espulsione di Balaštíková.