Di cosa si è parlato questa settimana

Dal riascolto di "Paranoid" del compianto Ozzy Osbourne all'ascolto del vocale di Raoul Bova mandato alla sua amante.

26 Luglio 2025

Esteri – Ucronia Ucraina
Mentre i droni russi continuano a bombardare il Paese e mentre si parla dei primi colloqui tra Putin e Zelensky, in Ucraina questa settimana si scende in strada. La società civile si mobilita per la prima volta dall’invasione russa del 2022, con manifestazioni in tutte le maggiori città contro le misure annunciate dallo stesso Zelensky, considerate da molti come il primo passo verso l’autoritarismo. Le proteste nascono dopo l’approvazione del disegno di legge che di fatto annulla l’indipendenza delle principali agenzie anticorruzione del Paese e trasferisce maggiori poteri alla Procura generale, organismo soggetto a nomina diretta del Presidente. Secondo Zelensky, in questo modo si rendono più efficienti i processi giudiziari e si contrastano le influenze russe, ma gli ucraini non sembrano essere d’accordo. Zelensky ha risposto dicendo che l’apparato anticorruzione rimane in piedi ma, come ha scritto il Kyiv Independent, le cose sarebbero dovute andare in maniera diversa.

Gossip – Raul Bovary
Dadaista più che mai, tra balbettamenti intenzionali (Bo-bo-bo-bova) e pernacchie, nell’ultima puntata di Falsissimo Fabrizio Corona ha sganciato uno dei suoi soliti scoop: Raoul Bova ha tradito la sua compagna (ex compagna, dice il suo avvocato!) con una 20enne. E chissenefrega, direte voi, ma, c’è un ma. Come nel caso dei Coldplay, non è tanto il tradimento a interessarci, quanto la modalità: se lì c’erano il Ceo, il jumbotron, la kiss cam, qui c’è un vocale diventato virale che su TikTok stanno recitando in lip sync davvero tutti, perfino i preti: «Buongiorno essere speciale dal sorriso meraviglioso e dagli occhi ssssssssspaccanti». Tra chi è convinto che sia stata proprio lei, la ragazza, a vendere il vocale a Corona, e chi difende Bova (poverino, dopotutto era un vocale privato), la certezza è che in quest’estate priva di tormentoni soltanto il tradimento altrui è riuscito a distrarci un po’.

Cinema – Mostri a Venezia
Nemmeno il più incallito degli ottimisti avrebbe immaginato una Mostra del cinema di Venezia così ricca. Praticamente tutti i film più attesi dell’autunno e dell’inverno passeranno dal Lido tra il 27 agosto e il 6 settembre. Sorrentino, Assayas, Baumbach, Del Toro, Lanthimos, Ozon, Jarmush, Safdie, Park Chan-wook, Guadagnino, Hosoda, Schnabel, Van Sant, Coppola, pure le serie tv di Bellocchio e Sollima. La “rivalità” con il Festival di Cannes continua, Venezia rilancia, la stagione dei premi sta per ricominciare, la probabilità che il film dell’anno passerà da qui è altissima.

Economia – Carrefuori
È stata per anni una delle catene di supermercati più presenti sul territorio italiano, di sicuro quella con più dipendenti (15 mila), ma la proprietà francese preoccupata dalle perdite sempre più ingenti dovute anche a qualche errore strategico (il franchising per esempio) ha deciso di vendere. È acquisita per la modica cifra di 1 miliardo di euro dal gruppo italiano NewPrinces, già proprietario di Plasmon, Cinzano e Centrale del Latte. Il marchio Carrefour resterà per tre anni ancora, poi sarà rimpiazzato da GS, un nome che i più vecchi ricordano bene.

Musica – Quel mago di Ozzy
Come ha scritto Paolo Madeddu nel coccodrillo che abbiamo pubblicato su Studio, poche rockstar sono state benvolute come Ozzy: «Non dai fan – quello è ovvio. Anche chi ha sempre ascoltato tutt’altro, ma soprattutto i tanti che ieri (il 22 luglio, giorno della morte a 76 anni, ndr) non avrebbero saputo citare tre delle canzoni da lui cantate in quasi 60 anni di carriera». Da dove arriva tutto questo affetto? Sicuramente dal leggendario The Osbournes, il reality Mtv in cui Ozzy venne lasciato libero di sfogare il suo potentissimo lato comico nelle vesti di se stesso: un padre e marito rintronato che a stento riusciva a sopravvivere alle incombenze casalinghe. «C’è proprio rimasto sotto», si diceva all’epoca, e invece è morto come la rockstar che era, due settimane dopo il concerto d’addio con i Black Sabbath che ha raccolto 190 milioni di dollari per la ricerca sul morbo di Parkinson, dal quale era affetto da anni.

Personaggi – Wrest Side Story
Raccontare la storia di Hulk Hogan è un’impresa quasi impossibile per due ragioni. La prima: di questa storia esistono un miliardo di versioni diverse e discordanti. La seconda: la maggior parte di queste versioni diverse e discordanti le ha fornite Hulk Hogan. Di se stesso non ha mai detto due volte la stessa cosa, Hogan: ogni volta che si raccontava, la storia cambiava, i fatti venivano rimescolati sempre, il successo, l’infamia, i soldi, gli scandali, l’amore dei fan, l’odio degli stessi fan, i tradimenti, il disprezzo di colleghi e capi, la sudditanza che nei suoi confronti aveva un’industria intera, le simpatia destrorse, tutto ha fatto parte di un mito americanissimo intitolato Hulkamania. Il 24 luglio, tutte le storie che Hulk Hogan ha raccontato su se stesso sono finite e l’Hulkamania ha concluso la sua corsa selvaggia durata quasi 50 anni.

Un documentario Netflix ha portato alla riapertura dell’indagine sulla morte dell’ex moglie di Bertrand Cantat

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Ed è anche un insulto classista, come si legge in un paper appena pubblicato e dedicato a questa delicata questione.

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