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I marchi italiani di pasta sono sempre più spaventati dalla minaccia di Trump di imporre ai loro danni dei dazi del 92 per cento Se davvero entrassero in funzione, per tante aziende diventerebbe quasi impossibile vendere i loro prodotti sul mercato americano.
I fan sono entusiasti all’idea di vedere Saoirse Ronan e Paul Mescal che interpretano Paul e Linda McCartney nel biopic sui Beatles Secondo le indiscrezioni, l'attrice è stata scelta per interpretare Linda nella tetralogia sui Fab Four diretta da Sam Mendes.
Nel pc e nel telefono del piromane che ha appiccato l’incendio di Los Angeles sono state trovate immagini di incendi generate con ChatGPT Jonathan Rinderknecht, 29 anni, aveva chiesto all'AI di fargli vedere «immagini distopiche di città in fiamme con una folla nel mezzo».
Alla notizia del cessate il fuoco, sono esplosi i festeggiamenti sia a Gaza che in Israele A Tel Aviv si aspetta il ritorno a casa degli ostaggi, nella Striscia si spera che la tregua sia definitiva per poter iniziare a ricostruire.
László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025 Lo scrittore ungherese, 71 anni, è stato premiato «per la sua opera trascinante e visionaria, capace, in un'epoca di terrori apocalittici, di riaffermare il potere dell'arte».
Dopo il successo al cinema di Le città di pianura, su Mubi arriva l’opera prima di Francesco Sossai, Altri cannibali È un horror, parla di cannibali (ovviamente) e finora era stato praticamente introvabile a causa della mancata uscita nelle sale.
Francis Ford Coppola sta cercando attori in Calabria per il suo nuovo film, che sarà girato tutto in italiano Distant Vision è un liberissimo adattamento dei Buddenbrook: sarà il primo film in italiano del regista e pure il suo primo film girato in Calabria.
Donald Trump potrebbe davvero vincere il Nobel per la pace?  Lui è ovviamente convinto di sì, ma le sue possibilità, stando alle previsioni, non sono affatto buone.

I lavoretti dei bambini non servono a niente

16 Marzo 2017

È qualcosa che molti genitori pensano, ma in pochi ammettono apertamente: i lavoretti fatti dai bambini a scuola sono brutti. La ragione per cui nessuno dice niente, oltre ovviamente il desiderio di non offendere i ragazzini, è che si tende a credere che se non altro questi lavoretti abbiano uno scopo educativo, come sviluppare le capacità manuali, la progettualità, e magari anche il senso estetico. In realtà, sostiene l’educatrice Erika Christakis, la maggior parte dei lavoretti non servono a niente.

bunny-envelopesChristakis, che fino a poco tempo fa insegnava scienze dell’educazione della prima infanzia a Yale e collabora con varie testate americane, ha pubblicato un libro intitolato The Importance of Being Little: What Preschoolers Really Need From Grownups. Il saggio si concentra, come suggerisce il titolo, sull’età delle scuole materne e contiene un capitolo dedicato alla questione dei lavoretti: lo ha riassunto Melissa Dahl, in un articolo per la sezione scienze del New York magazine. Christakis in particolare critica i lavoretti più classici, una tipologia nota anche ai genitori italiani, omini di neve fatti con batuffoli di cotone e coniglietti pasquali assemblati con piatti di carta, scrivendo che «non si tratta di qualcosa che un bambino piccolo può concepire o realizzare di suo».

«Queste attività, sostiene, mettono troppa enfasi sul prodotto – ovvero, qualcosa da appendere sul frigorifero di mamma e papà, e troppo poco l’accento sul processo creativo», riassume Dahl. «In questa fase del loro sviluppo, i bambini hanno bisogno di fare ciò che vogliono con i colori, la creta o i pastelli; non traggono molto beneficio, d’altro canto, dall’assemblare dei pezzi di cartoncino precedentemente tagliati dai loro insegnanti». Un altro problema sta poi nel fatto che queste attività a volte risultano frustranti per gli stessi bambini, che sono in grado di capire che i loro lavoretti, nella pratica, non vengono bene come nel progetto.

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