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Alcune colonie di termiti hanno dato l’addio al patriarcato

Un mondo senza maschi è possibile, almeno per le termiti. Le termiti nacquero all’epoca dei dinosauri e, da allora, si battono per mantenere il primato dei più brillanti tra gli insetti. Possono vantarsi di aver eretto alveari-cattedrali, costruito società evolute, sconfitto i funghi e anche il patriarcato. Secondo uno studio pubblicato su BMC Biology, pare infatti che alcuni gruppi di termiti abbiano escluso i maschi dalle proprie colonie. Il ricercatore Toshihisa Yashiro, autore della ricerca, ha raccolto nell’ultimo anno più di 4 mila termiti dalle coste giapponesi e, di queste, neppure una era di sesso maschile.

Rara foto in cui una termite regina appare ancora accompagnata da un esemplare maschio (Photo by China Photos/Getty Images)

Questo non è l’unico caso di società esclusivamente femminile nel mondo animale. Le api, ad esempio, se la cavano benissimo da sole. Il caso delle termiti, però, è diverso. Quel che vi è di stupefacente, ha spiegato Yashiro al New York Times, è che quella delle termiti nasce come una società bi-sex, in cui maschi e femmine partecipavano in egual modo alle attività sociali. I maschi dunque c’erano e avevano una certa importanza, evidentemente, però, la loro presenza non era fondamentale.

Al contrario, sembra addirittura che le società di sole termiti femmine se la passino molto meglio di quelle miste. Non entrando in contatto con altre specie, le termiti in grado di auto riprodursi non corrono il rischio di contrarre infezioni e parassiti. La progenie nata da uova non fertilizzate è dunque più sana. Le femmine, che hanno il compito di proteggere le colonie da attacchi esterni, sono molto più concentrate da quando non ci sono i maschi. D’altronde, gli attacchi stessi sono diminuiti: le società senza maschi sono solite nascere dall’unione dei regni di più regine che hanno rinunciato al potere assoluto in favore della democrazia.