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In Giappone si è spaccata una pietra che nelle credenze popolari si ritiene contenga uno spirito maligno

La prefettura di Tochigi si trova nella regione di Kantō, sull’isola di Honshū. Famosa per le sorgenti termali sulfuree, è conosciuta anche perché è il luogo in cui riposa la terribile Sessho-seki, una grande pietra che, secondo una leggenda giapponese, contiene, anzi conteneva, uno spirito malvagio. Secondo questa credenza chiunque entrava in contatto con la pietra moriva a causa dei suoi gas velenosi: Sessho-seki significa infatti pietra assassina. Qualche giorno fa i visitatori dell’area ai piedi del monte Nasu, popolare meta turistica, sono scappati inorriditi dopo che alcuni testimoni hanno pubblicato sui social le foto della pietra rotta in due. Secondo la leggenda la pietra conteneva il cadavere di Tamamo-no-Mae, una bellissima donna che aveva fatto parte di un complotto ordito per uccidere l’imperatore e che in realtà era uno spirito malvagio dalle sembianze di una volpe a nove code. Spirito che da oggi è libero di circolare per il mondo e diffondere la sua energia nefasta, come se non avessimo già abbastanza problemi.

In Giappone la notizia della rottura della pietra è diventata virale sui social: «Sento di aver visto qualcosa che non dovrebbe essere visto», ha detto un utente di Twitter in un post che ha attirato quasi 170.000 like. Mentre altri ipotizzavano che lo spirito demoniaco di Tamamo-no-Mae fosse resuscitato dopo quasi 1000 anni, i media locali hanno affermato che già diversi anni fa nella roccia erano comparse delle crepe che forse hanno permesso all’acqua piovana di filtrare all’interno e indebolirne la struttura.

Registrata come sito storico nel 1957, la pietra ha ispirato un’opera teatrale Noh, un romanzo, un film anime ed è stata menzionata in una delle maggiori opere della letteratura giapponese del periodo Edo, Lo stretto sentiero verso il profondo Nord del poeta Matsuo Basho, un haibun (un componimento costituito da parti in prosa intercalate da haiku). Scritto sotto forma di un diario in prosa e in versi, narra di un epico e pericoloso viaggio a piedi compiuto da Bashō attraverso il Giappone di fine XVII secolo. Secondo lo Shimotsuke Shimbun, i funzionari del governo locale e nazionale si incontreranno per discutere del destino della pietra. Come riporta il Guardian, il giornale ha citato un funzionario del turismo di Nasu dicendo che vorrebbe vedere il Sessho-seki riportato alla sua forma originale, presumibilmente con il suo abitante demoniaco ben sigillato all’interno.