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Perché gli scrunchies sono tornati di moda

Gli scrunchies, o chouchou, in francese, sono quegli elastici per capelli rivestiti di tessuto che andavano tanto di moda negli anni Ottanta (qui un esempio di come si portavano ai tempi). Dopo il glorioso esordio, quasi sempre in cima a voluminose cascate di ricci, dagli anni Novanta hanno iniziato a essere considerati un po’ pacchiani e a venir relegati all’abbigliamento casalingo, tanto che in una puntata di Sex and The City, Carrie Bradshaw inorridiva alla sola idea di indossarne uno in pubblico.

A riportarlo in auge sono stati gli hipster di American Apparel, una decina di anni fa: nei negozi della catena si trovavano scrunchies di tutti i tipi e i colori: d’oro e d’argento, opalescenti, metallizzati, di velluto, di seta, luccicanti. A raccogliere l’eredità del marchio californiano, che l’anno scorso, purtroppo, è sparito dall’Europa, ci ha pensato Urban Outfitters (che invece ha aperto da poco un grande store a Milano): anche lì, scrunchies a volontà. Alcuni esemplari di scrunchies sono così belli che funzionano molto bene anche portati al polso, come bracciali (ad esempio quelli proposti da Comfort Objects: realizzati con foulard vintage di Hermès, costano 112 dollari).

 

Il dato interessante è che, ultimamente, gli elastici di tessuto hanno addirittura iniziato a nutrire aspirazioni di eleganza e raffinatezza, tanto da arrivare in passerella. Mansur Gavriel li ha proposti lo scorso settembre a New York nella sfilata per presentare la collezione primavera/estate 2018. Ma come al solito, la differenza l’ha fatta Balenciaga, che li ha proposti in pelle di agnello. Prezzo: 195 dollari.

Sfilata della SS 18 di Mansur Gavriel