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Hanno ricreato Salvador Dalí con l’intelligenza artificiale

Ne ha parlato Roisin McVeigh su Dazed: il Museo Dalí in Florida ha creato una versione virtuale di Salvador Dalí. Il risultato, secondo lei, è “surreale e raccapricciante”. Secondo noi l’enfasi con la quale Dalì esclama i suoi concetti lo rende più che altro molto buffo (proprio come il vero Dalì). In ogni caso, per farvi un’idea, vi consigliamo di guardare il video pubblicato dal museo. Il progetto fa parte di una mostra che inaugurerà questa primavera e intende proporre una modalità inedita, interattiva, per conoscere il grande artista. Dalì Lives, Art Meets Artificial Intelligence non è soltanto un tentativo di attirare nel museo un pubblico decisamente più ampio: l’intenzione dei curatori è anche quella di proporre un’interpretazione contemporanea e un po’ scanzonata delle famose dichiarazioni dell’artista riguardo la sua presunta immortalità: «Si muero, no muero por todo» («Se mai morirò, non morirò mai completamente»).

Il progetto è stato presentato il 23 gennaio, in occasione del 30° anniversario della morte del pittore. Utilizzando il machine learning e i materiali d’archivio, il maestro del Surrealismo torna in vita sullo schermo, pronunciando frasi e pensieri realmente elaborati durante la sua esistenza e riformulati a partire da suoi scritti e interviste. Non è certo la prima volta che l’AI viene utilizzata per “resuscitare” personaggi famosi: Roisin McVeigh di Dazed cita gli esempi di Amy Winehouse e Tupac. Nessuno, però, si era finora preoccupato di ricreare con tanta precisione la versione vivente di un artista e dedicare all’impresa un’intera mostra.