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In Germania il prezzo del kebab è diventato una questione politica

Sarà perché è nato in Germania (negli anni Settanta), ma il popolo tedesco è molto legato al döner kebab. Quello che viene ricordato come il suo “inventore”, Kadir Nurman, è morto ormai più di 10 anni fa, nel 2013, all’età di 80 anni. Nurman si era trasferito a Berlino a 26 anni, seguendo il flusso di emigrati turchi in Germania, e aveva iniziato a servire una nuova versione dell’antico piatto della tradizione mediorientale, fatto di piccole fette di carne (manzo, pollo o agnello) condite con verdure, spezie e salse. La novità (riconosciuta nel 2011 dall’Associazione dei produttori turchi di döner) consisteva in un modo diverso di preparare la pietanza, facendo cuocere la carne su uno spiedo rotante. “Döner kebab”, infatti, vuol dire “kebab che gira”. A renderlo un successo incredibile, però, è stata l’idea di farcire con la carne calda prelevata direttamente dallo spiedo una piadina o del pane arabo, rendendolo un piatto comodissimo da mangiare in piedi o camminando.

Ora, come ha riportato il Guardian, il döner kebab è diventato una questione politica. Il motivo è l’assurdo aumento del suo costo che negli ultimi due anni l’ha trasformato da una delle più economiche opzioni di street food a un cibo, beh, non più economico. In alcune città – Berlino, ad esempio – un panino costa già 10 euro, rispetto ai 4 euro di appena due anni fa.

 

 

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Durante le sue apparizioni pubbliche, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz è abituato a sentirsi interrogare sull’aumento prezzo del döner kebab. Già più di un anno fa l’account ufficiale del governo aveva pubblicato un post Instagram in cui spiegava che l’aumento dei prezzi era in parte dovuto all’aumento dei costi salariali e energetici. «È sorprendente che ovunque vada, soprattutto tra i giovani, continuino a dirmi che dovrebbe esserci un tetto al prezzo del döner kebab», ha detto Scholz.

Il partito di sinistra Die Linke è stato l’ultimo a cavalcare l’argomento, chiedendo, in una proposta da presentare al Parlamento, l’introduzione di un limite massimo per il prezzo del panino (o della piadina), simile a quello introdotto in alcune parti del paese per controllare gli affitti elevati. Die Linke vorrebbe fissare un prezzo massimo di 4,90 euro per tutti e 2,90 euro per i giovani, in particolare quelli provenienti da ambienti a basso reddito, per i quali il piatto è un alimento base quotidiano.